mercoledì 13 dicembre 2006

Visioni scientifiche

Ieri si è verificato il primo esperimento di torta alle mele che, invece che lievitare, decresce. Per l'amico taxi driver potrebbe trattarsi di un raro esemplare di decrescita reale applicato al settore dolciario. Per la torta, invece, si è trattato certamente di un episodio di grande umiliazione e livellamento, in tema con il clima di Avvento che invita a 'spianare monti alti e asperità' per preparare la via alla nascita di un bambino rivoluzionario. Per me, che mi aspettavo quattro centimenti di morbidezza, è stata una grande delusione. Come al solito: punti di vista.

4 commenti:

GiuggioleStock ha detto...

ohhh suvvia!! Io la mangio lo stesso!
E' la mia preferita!Mi ricorda tanto la mia nonna poi! E anche nonna papera... anche s e mi sa che lei la faceva con i mirtillo o con..nonzò!qualcos'altro...si, sono sicura!!
Poi, voglio dì, nell'estasi fagocitatoria uno tende a chiudere gli occhi e tutto lo sgonfiore tortifero non si vede più!

Dichtung ha detto...

Il rimedio più semplice potrebbe essere quello di ribattezzarla adeguatamente (spianata o schiacciata di mele o, per darsi un tono da novelle cuisine, gâteau mince o langue de chat aux pommes, così puoi rifilarla alla coinquilina). Ho condotto una volta un analogo esperimento con delle fave triestine dal gusto sopraffino, ma dall'aspetto di ostie tristemente spatasciate sulla teglia.

Dichtung ha detto...

Le stupefacenti cosmeticomiche perdono per qualche giorno una delle loro lettrici più tossiche per impegni di lavoro. Urge scorta di metadone da viaggio.

utente anonimo ha detto...

C'e' in effetti qualcosa di biblico, nella torta che decresce, quasi un segno toccato in sorte proprio a te. Forse il passo da Regina a Profetessa potrebbe essere breve!

Salutoni devoti.
Taxi driver