mercoledì 12 marzo 2008

Vacanze romane 3

Ed eccolo, a gran voce, l'ultimo frammento di vita passeggiata ripreso nel turbinio di una lussuosa via del centro di Roma a due passi da piazza di Spagna.
La vedo da lontano e mi sembra di riconoscerla. Son fisionomista io, mi rimangono impresse le facce anche se le vedo per pochi secondi. Ma questa l'ho vista già altre volte, vuoi vedere che è una faccia da palestra? E si ritorna al corso delle donne sciancate (v. Vacanze romane), alcune delle quali per coprire gli acciacchi e le sofferenze quando non le tragedie della vita, ricorrono ad evidenti chirurgie estetiche tali per cui improvvisamente vedere la faccia della Santanché o quella della signora della palestra sembra tutto lo stesso film, e chissà, forse anche lo stesso partito.

La signora è evidentemente triste. Lo è sempre: le 2 volte in cui mi è apparsa in palestra ha sempre recato dipinto sul volto una specie di dolore primordiale, ed anche oggi che la intercetto nella via lussuosa ha la stessa aria. Accenno ad un saluto che non viene colto, e dentro la riguardo: sei proprio tu, restaurata di tutto punto ma puntualmente dolente. Rifatta e dolente. Ci vorrebbe Carmen Consoli a cantarti nella tua integrale dolenza. E qualcuno continua a chiamarlo benessere.

Nessun commento: