lunedì 21 aprile 2008

E gira il mondo gira

Gira così tanto che mi è venuta voglia di riparare il vecchio giradischi. Quello dove girano i vinili a 33 o 45 giri. E gira il mondo gira, mentre il giradischi si è fermato. Disperata e vibrante protesta di un elettrodomestico  vecchio ed antiquato, di quelli che uno dovrebbe forse buttare. Ma io non voglio buttare il vecchio, se è ancora buono e riparabile. Faccio parte del club 'Riciclare è bello', direttamente affiliato con l'associazione 'Usare tutto fino allo sfinimento'. Quindi prendo il giradischi e lo porto ad aggiustare.

L'aggiusta-tv-radio-video si trova attaccato ad un'impresa di pompe funebri che ricorda dalla vetrina una soluzione utile per tutte le occasioni: 1350 euro funerale incluso. Ma carissimi venditori funerei, il mio giradischi non è poi messo così male, e voi già gufate di sottecchi. Vedi che in questo mondo la lotta per la vita è davvero improba, come sa anche Ferrara che in nome di questa lotta si è beccato in testa diversi pomodori. Dunque anche il giradischi lotta per la vita e non sente le sirene mortuarie che gli sibilano contro.

Il signore aggiustatore non mi assicura che l'operazione sarà facile, ma anch'egli è impegnato nella lotta per la vita dei vecchi apparecchi, che per lui è proprio una ragione di vita fornendogli il pane quotidiano. Ritorno a casa con una speranza accesa dopo aver costeggiato il cimitero, e a quel punto vado in cartoleria a trovare una
vecchia conoscenza. Il marito della signora mi informa che la moglie è morta proprio 6 mesi fa di tumore all'intestino. Riconosco che a miei tempi la signora era sempre molto nervosa e con l'occhio schiantato, ma questo che c'entra con l'intestino? Mi vien da pensare che allora anch'io potrei fare la stessa fine, ma non sta a me deciderlo. Il marito, allora, è colto da un momento di rimembranza e mi mostra delle fotografie dove la signora non compare mai, ma davvero mai. Solo i figli e tante vedute americane, perché il signore ha girato per le basi americane e forse è anch'egli un basista ma son talmente provata dalla notizia della scomparsa della moglie che questa domanda non mi riesce di farla.

Il giorno dopo richiama il signore aggiustatore. Tutto è pronto, il giradischi dovrebbe funzionare anche se lui non ne ha la prova provata in quanto gli ho consegnato solo la piastra e non la parte che alimenta la piastra stessa. Vicino suonano sempre le stesse sirene di funerale completo a 1350 euro, e poi il cimitero, e poi la cartoleria della signora morta sostituita dal marito americano. Arrivo a casa piena di vita, pronta a ridare slancio al giradischi riaggiustato. Il 33 prescelto è 'Rattle and Hum', U2, 1988. Il disco dove ci sono pezzi da schianto come 'All I want is you', che solo a ricantarla con la chitarra vengono sempre i brividi. Il disco gira, ma gira troppo. Gira come se Bono fosse un cantante di pizzica salentina e le chitarre di The Edge un complesso indiavolato. Diavolo di un aggiustatore, ora la piastra va troppo veloce. Troppa vita gli hai instillato nelle vene. Son tramortita.

3 commenti:

utente anonimo ha detto...

E' l'attuale società e modo di vivere che ci costringono a buttare il vecchio, anche se è buono e riparabile, e, magari, anche più che valido, questo non solo per un giradischi ma per tantissime altre, non solo cose, ma, anche, idee.
Questa società non l'abbiamo fatta noi, la subiamo, e ci dobbiamo adeguare. Penso che l'unica, assai vaga, speranza che ci resti, sia Beppe Grillo.

F4Bi4No ha detto...

l'unica speranza è la fantasia. e gli amici. "che solo a ricantarla con la chitarra vengono sempre i brividi". quando la rifacciamo?

lucicosmo ha detto...

Coraggio, amici!
Ritroviamoci presto con la chitarra in piazza Navona e guardiamoci negli occhi per un po'. Dico anche a te, amico lettore di blog che trovi l'unica speranza in Beppe Grillo. Allarghiamo l'orizzonte speranzesco e di grilli ne troveremo anche altri. Stamattina mi son svegliata col mar de testa ma ispirata.