domenica 20 aprile 2008

Qualcosa è cambiato

Dunque qualcosa è cambiato davvero. Si diceva: tanto sono uguali, uno vale l'altro, non c'è differenza. Ma non è mai vero. Chi potrebbe dire che io e te siamo sovrapponibili?
Così aguzzo le orecchie sul bus romano che mi riporta a casa e ausculto.
Ausculto e ascolto chiaramente lui, giovanissimo imberbe con occhiale Raiban, che dice a lei, giovanissima imberbe anche lei molto firmata molto valigione rosa molto capelli tinti: "Con l'ultima storiaccia che si è sentita qua a Roma sono venuto a prenderti". L'ultima storiaccia lei non la sa, lui la accenna brevemente (l'ennesimo stupro di periferia finito oggi sulle prime pagine dei giornali perché sommato ad altri due fa tre), lei sorride timida, lui continua: "Ma adesso vedrai che ci riprendiamo anche Roma, che sarebbe anche ora".

Ci riprendiamo Roma? Ma che linguaggio è? Soprattutto se in bocca non a Giulio Cesare ma a un ragazzo che avrà sì e no 23 anni e che queste frasi le urla in un luogo pubblico. Dentro son allibita. Non basta lo straniamento di venire da una città che ogni volta mi tramortisce, ora ci si mette anche la propaganda destrica che, solo per il fatto di avere vinto le ultime elezioni, ha la sicumera di fare affermazioni da generale vittorioso.
Affiorano molti ricordi di scuola: il Dux mea Lux tatuato sul braccio di una adolescente di borgata, il generale orientamento destrorso di tutta l'ultima classe di un istituto professionale del centro della capitale, il volto del sindaco leghista di Verona "che tutto sta spazzando via", le parole inneggianti alla lotta di un assistente di un altro sindaco piemontese forza-italiota, questi ultimi intercettati nel giro d'Italia a metano dei mesi scorsi.

Ma il ragazzo condottiero che ci riprenderemo Roma vedrai, non ha finito lì il mini-comizio. Continua dettando legge sulle prossime serate, tutte già organizzate per la gioia del sorriso accennato della fidanzata che vorrebbe in realtà mostrare solo il suo nuovo capello biondo fiammante ma l'altro - evidentemente sotto l'influsso di una brambilleide acuta - vede solo una tinta "più rosseggiante". Ieri sera era con dei suoi "amici di sinistra" che l'hanno portato a vedere l'ultimo film di Virzì, orribile come già si sapeva d'altra parte: un film - prosegue - che prende di mira i call-center, però finanziato da Berlusconi. Ahi-ahi-ahi-ahi-ahi. Sento che il precipizio è vicino al fondo, anzi forse l'ha già toccato il fondo. Perché adesso il film si giudica sulla base di chi l'ha finanziato? O meglio: se mi finanzia tizio, non posso fare un'opera di denuncia su una realtà sociale dei nostri giorni? E richiamiamola dittatura, dài, che viene anche più rapido da scrivere rispetto a Terza Repubblica.

2 commenti:

mrozek ha detto...

Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già
dentro le notti che dal vino son bagnate
dentro le stanze da pastiglie trasformate
dentro le nuvole di fumo
nel mondo fatto di città
essendo contro ed ingoiare
la nostra stanca civiltà.
È un Dio che è morto
ai bordi delle strade, Dio è morto
nelle auto prese a rate, Dio è morto
nei miti dell'estate, Dio è morto.

M'han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede
nei miti eterni della patria e dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità
le fedi fatti di abitudini e paura
una politica che è solo far carriera
il perbenismo interessato
la dignità fatta di vuoto
l'ipocrisia di chi sta sempre
con la ragione e mai col torto.
È un Dio che è morto
nei campi di sterminio, Dio è morto
coi miti della razza, Dio è morto
con gli odi di partito, Dio è morto.

Io penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi
perché noi tutti ormai sappiamo
che se Dio muore è per tre giorni
e poi risorge.
In ciò che noi crediamo Dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo Dio è risorto,
nel mondo che faremo Dio è risorto!



GOD IS DEAD, MARX IS DEAD, AND I'M NOT FEELING TOO GREAT MYSELF.

utente anonimo ha detto...

terribile malattia la brambilleide acuta...dici che è contagiosa?
forse no, altrimenti vivendo tra i lumbard io avrei già dovuto contrarla...quale sarà il primo sintomo x capire se l'ho presa? l'avranno già inventato un vaccino?
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