giovedì 22 dicembre 2005

Ad Ernesto (lirica a 4 zampe con F.)

Ti guardo e mi sorridi, mesto
un osso nei pensieri, sdraiato sul divano
mi osservi e mugoli di uscire presto
senza catene, io e te, mano nella mano./
Il collare però ti tiene desto
Tu che della vita sai tanto
Annusi l'aere cercando il verde denso
Per correre tra foglie e prati di incanto/
Che ad esser gajardo, penso,
Come te, oh rampollo di una casata tanto
nobile, non serve pretesto/
Ma solo una lingua all'ingiù,
promessa di un entusiasmo di dentro,
che il mondo chiama Ernesto.


 

2 commenti:

coraggio ha detto...

'e volta nostra poppa nel mattino, de’ remi facemmo ali al folle volo'

;-))

lucicosmo ha detto...

oohhh, il gattino di shrek..