lunedì 16 gennaio 2006

Il Liga
Oggi, uscendo dalla Rai di via Asiago, ho visto il Liga.
Era veramente il Liga. Il Liga che mi arriva alle ascelle, con il rugone al centro della fronte, faccia da mediano, faccia che l'amore conta, e come lo canta lui hai voglia se conta, e certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai, e poco prima ne avevamo parlato in redazione. Perché, facendo il programma di notte, il Liga ci starebbe proprio bene. Certo, l'ideale sarebbe Jovanotti e la gente della notte, ma anche il Liga volto scuro sensuale selvatico farebbe la sua bella figura. Solo che: io non me l'aspettavo di vedermelo così, altezza ascella. Non sapevo, Liga, che tu eri  lì, e sono riuscita solo a sibiliare: 'grandeeeee'. Ma dico: un commento da Renato Zero, mica da cosmeticomiche. Forse sarebbe stato meglio il silenzio, o semplicemente un bacio, o uno sguardo fatale. Vedi a cosa serve lo sguardo fatale: a fulminare il Liga quando lo incontri. Sennò lo fulmini solo con le ascelle. Peraltro pelose. E insomma, vabbè che il Liga è ferino, ma a tutto c'è un limite. Comunque, Luciano, scusa, te lo chiedo da qui: non è che faresti il nostro ospite mercoledì notte? Eh? Che ti costa, dài. Ti aspettiamo.

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