martedì 10 gennaio 2006

Stanotte su radio2. Le parole per dirlo
Fresche le mie parole ne la sera/ti sien come il fruscio che fan le foglie.
Io li ripeterei all'infinito questi due versi di D'Annunzio.
Perché dentro c'è musica, c'è suono, ci sono le 's' e le 'f' che si rincorrono all'infinito.
I poeti sì che le sanno usare le parole.
Non solo per dire ma anche per evocare, sussurrare, suggerire.
Questa notte parliamo di parole. Ovviamente se loro ce lo concedono.
In particolare si cercano parole impigliate durante il giorno su qualche ramo, 
parole non dette per mancanza di coraggio o per timidezza,
parole incastrate nel quieto vivere o nel gergo comune.
Per esempio: è possibile usare le parole giuste per dire alla collega che è una vera arpia?
O il silenzio è sempre la soluzione migliore?
E il nostro linguaggio è davvero malato, come scriveva Calvino nelle 'Lezioni americane'?
Se sì, come fare a guarire?
Soluzioni, domande, terapie questa notte su radio2 dalle 24 alle 2.


 

Nessun commento: