martedì 14 febbraio 2006

La rivoluzione è Bondi



Domenica ho fatto una scoperta sconcertante.
Sandro Bondi, l’invasato interprete del premier (ieri ha detto: ‘Silvio non è un Dio ma è unico, ironico e autoironico’, sigh), ha scritto un libro intitolato ‘La civiltà dell’amore’. Sottotitolo: ‘Politica e potere al femminile’ (ed. Mondadori). La copertina rosso fuoco mi ha colpita, sotto l’effetto ipnotico dell’imminente San Valentino. Quando poi ho visto l’autore, ho preso in mano il volume e mi sono seduta a leggerlo su uno sgabello della ‘Mondadori’ (e due) in zona Fontana di Trevi.
E ho dovuto deglutire più volte.



Primo perché l’uomo cita con disinvoltura tre donne ebree del Novecento che per me sono fari nella nebbia del pensiero e della spiritualità femminile: Etty Hillesum, Simone Weil, Edith Stein. Le cita e le considera, quindi le conosce.


In questi momenti penso: anche Totò Riina leggeva S.Teresa d’Avila, purtroppo uno può leggere cose eccelse e rimanere miserevole; o forse la miseria che ci accomuna tutti non sempre viene elevata da letture eccelse (in questo faccio anche autocritica, ma non in prima battuta).

La seconda profonda deglutizione è avvenuta alla seguente frase, che ho dovuto riportare sul foglietto della ricetta omeopatica che avevo nella borsa perché mi pareva meritevole: ‘Per questo i più grandi pionieri del futuro saranno quegli uomini che avranno una larga dose di femminilità, senza però perdere le caratteristiche dei veri uomini’. Lui ne sarebbe un esempio? O forse Sandro pensa a Silvio?

Terza deglutizione, con rigurgito di risata. Ecco finalmente citato apertamente il presidente del Consiglio. Quando si tratta di paragonare il tipicamente maschile Ulisse alla tipicamente femminile Penelope. In queste figure mitologiche, racconta Bondi, si possono vedere oggi Silvio, novello Ulisse (esperto di inganni, diceva Omero, ma Bondi tace sul punto), e Veronica, novella Penelope che tesse tele infinite.
Sento vicina la conversione al protestantesimo. O all’ateismo devoto (no, per quello c’è già Ferrara, non vorrei mai rubargli la scena; e comunque sono troppo magra).


1 commento:

utente anonimo ha detto...

ooooooooooooooodioooooooooooooo la festa di san valentino, non la sopppppporto, e non so come dirlo agli altri, mi associo anch'io al sito festa di Anti-Sanvalentino.