mercoledì 31 maggio 2006

Mi si è rotto il sandalo

Solo quello destro, anche se ho inciampato con il sinistro.
Oggi lo sentivo che sarebbe successo. Sapete le intuizioni sotteranee, che uno se le sente e poi succedono. Certo, anche osservazione fenomenologica oggettiva: il sandalo in oggetto, francescano purosangue, aveva (ebbene sì, iniziamo ad usare l'imperfetto) davvero tanta strada. Tanta strada nei miei sandali, quanta ne avrà fatta Bartali. E a un certo punto stak, in via Nazionale davanti alla Banca d'Italia, mentre il gotha dell'economia e del giornalismo italiano affollava strada e marciapiedi.

Inciampo e plano addosso ad un uomo-gotha con giacca rigorosamente grigia. 'Guardi, lì c'è un posto che magari fa al caso suo'. Sì, al caso mio. Questi vendono solo scarpe da ginnastica 'All Star' (belle ma con il 40 di piedi sembro davvero Pippo), o in alternativa un'infradito con le angurie (disegnate dove uno appoggia il piede: così non si vedono più) a 25 euro. Col cavolo. Prestatemi un po' di scotch, via, che aggiusto i miei sandali francescani alla bell'e meglio. Arrivo al lavoro con i sandali rotti, e tanta strada sotto i piedi. E sento che domani inizio una nuova vita. Senza sandali.

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