domenica 15 ottobre 2006

Trattamento cosmetico quotidiano

Il maggiore esperto mondiale di rughe d'espressione mi sembra una vicina di casa in camice bianco: capelli biondi tinti, frangetta che copre una lieve ruga d'espressione in mezzo alla fronte, l'aria rassicurante che hanno sempre tutte le persone che hanno il compito di promuovere prodotti di bellezza & affini.
In farmacia c'è già una ragazza giovanissima che ha il viso perfetto ma si è fatta comunque conciare come un'indiana o una tuareg (confesso, sono impreparata sui dettagli): cremina bianca sulle guance e sulla fronte, in attesa del responso del maggiore esperto mondiale di rughe d'espressione: bene, ha fatto bene a venire già adesso, così "le prende per tempo".


Sarà l'imbarazzo di trovarmi lì per un motivo così imbecille eppure così inscritto nel mio dna cosmetico, sarà che non mi va di sedermi così, davanti a tutti, a fare anch'io la tuareg con la crema bianca sistemata nei solchi delle rughe, fatto sta che attacco subito a parlare con un'altra farmacista. Classico rimedio cosmetico all'imbarazzo. Scopro così che l'altra farmacista l'hanno scambiata per la nonna di sua figlia, e lei però gli ha risposto per le rime a chi se n'è uscita con questa battuta infelice, e insomma lei rughe così pronunciate non ce le ha, però come tutte le donne della moderna ed emancipata società occidentale, non le va di avere 40 anni e dimostrarne 50.

Arriva il mio turno. Si sieda, prego. L'esperta rughista mi passa una specie di depilatore sulla fronte. Crudele strumento di osservazione ravvicinata dei propri disastri epidermici, che portano i segni di acni giovanili, brufoli-bombo schiacciati in momenti di disperazione adolescenziale, cicatrici di ferite infantili, varie ed eventuali dermatologiche. Vede? Eccerto che vedo, mica sono cieca. Ma dico, c'era proprio bisogno di vivisezionare questo campo di battaglia che mi porto in giro da più di 20 anni? La cosmetica è davvero spietata. Meno male che arriva presto la parte più divertente: la spalmatura di crema tuareg nei solchi attraverso siringhina apposita. La avverto: questa crema (la famosa 'botoina' di cui si fa pubblicità in molti giornali; sulla 'Stampa' c'è sempre, per dirne uno) non le farà sparire la ruga, ma gliela attenuerà. Meglio tutelarsi in partenza, così che la cliente non reclami miracoli inconsistenti. Poi, scienza docet: la botoina ha dentro l'acido ialuronico che agisce da 'decontraente' dei muscoli facciali.


Mentre parla, la maggiore esperta rugologa contrae la bocca. Come se l'acido ialuronico, a lei che deve mettere il dito nelle piaghe rugose degli altri, le facesse l'effetto contrario: contraente invece che decontraente. E mi spiega che comunque è meglio così, non farsi siringare la botoina che poi ti gonfia tutta e insomma uno perde la sua espressione, o peggio si ritrova un'espressione da automa (mima l'espressione da automa). La bocca continua a contrarsi, anche quando mi dice di iniziare a stendermi la cremina sulla fronte e... oh! Sorpresa! Ma guardi che lei ha proprio bisogno della botoina perché si è assorbita subito, in genere un po' rimane lì (sì, a vagare sulla pelle; cretina, se splami le creme si assorbono, no? dagli antiemorroidali allla cera di cupra, sempre quella è la storia), sarebbero 130 euro per il trattamento di 20 giorni, poi se vuole quello completo 230, ma solo SOLO oggi perché normalmente sarebbero 300 euro. 
Oddìo mi sento male, mi bruciano gli occhi, è l'acido ialuronico, anzi sono i raggi negativi della bocca contratta della rughista, mi alzo, mi faccio dare 2 campioncini gratuiti e me ne vado. Trattamento cosmetico quotidano all'eccesso di spesa per fini superflui e ingiustificati.
 

1 commento:

Dichtung ha detto...

Leggo tra le rughe che è una questione di righe