Il tempo dei sensi
C'è un tempo per cucinare
E uno per sparecchiare
C'è un tempo per mangiare
E uno per pulire i fornelli e lavare i piatti.
E non voglio che nessuno mi rubi questo tempo prezioso.
Non voglio surgelati per fare prima.
Non voglio ricette rapide per sbrigarmi in 5 minuti.
Voglio coccolare per un'ora la minestra di verdura
E tagliuzzare tutto dal vivo prima di metterlo nell'acqua:
carote, sedani, cipolla e qualche odore se mi va.
Non ci sono scorciatoie in cucina.
E perché ci dovrebbero essere?
Finalmente è possibile fare un'esperienza integrale di
tatto-udito-gusto-odorato-vista,
usare tutti assieme i 5 sensi,
in una sintesi perfetta,
e qualcuno, in nome della velocità, si permette
di rubarci questo tempo culinario sopraffino.
No, caro ladro di carote-sedani-cipolle, vattene lontano di qua,
a cercare signore raggrinzite e svogliate.
Qua regna la casalinghitudine più spinta.
E io ci provo gusto.
giovedì 30 novembre 2006
alle
15:19
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1 commento:
eh no... so' svogliata, ma raggrinzita direi proprio di no.... ;)
e guai se non esistessero i surgelati!
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