mercoledì 15 novembre 2006

Non c'è dubbio

"Non c'è dubbio che il Paradiso è sicuro".
Lo dice un ragazzo africano del corso serale.
E io me lo segno anche se lui non è contento: "Professoressa, non deve segnare".
Hai ragione, non devo segnare ma una simile certezza va messa agli annali.
Insieme a quella che questi giovani stranieri vivono vite neppure lontanamente immaginabili da noi italiani studiati e titolati. Tutto inizia con l'incipit di un editoriale dedicato al nuovo decreto legge sulla droga proposta dalla ministra Turco.

Quali sono le parole che non conoscete? Segue lista: prostituzione, sfruttamento, contrabbando, traffico clandestino, proibire, cacciata (di Adamo ed Eva dal paradiso). Viene in aiuto il vocabolario, questo sconosciuto. Tu dici: non c'è niente di più facile che controllare parole sul dizionario. Vai, trovi, leggi. Ma se il problema sono proprio le parole, il dizionario diventa una specie di selva oscura nella quale perdersi con il dito che cerca, scorre e magari trova ma non visualizza.

Prostituzione: vendere qualcosa di sè che secondo la morale comune non dovrebbe essere venduta. Seguono esempi: le prostitute sono donne che vendono il loro corpo per denaro. "Ma è brutto". Bruttissimo, e il discorso si allarga sulle straniere che si prostituiscono, o meglio che sono obbligate a prostituirsi alimentando un circuito di schiavitù difficilissimo da spezzare.

Sfruttamento: approfittare di qualcuno/qualcosa, facendogli fare cose che non dovrebbe fare o deprezzando il suo lavoro. Molti lavoratori in Italia sono sfruttati. Stranieri e italiani. Vuol dire che, se per quel lavoro meriteresti di avere 1000 euro, te ne danno sì e no 100 e tu devi comunque accettare altrimenti trovano qualcun altro al posto tuo. L'argomento accende la discussione, anche se la classe è semideserta e le luci al neon rendono l'aula ancora più desolata. Ci sono amici di un ragazzo marocchino che dormono in macchina o 4-5 in una stanza di periferia e poi si ritrovano a Termini a spacciare di tutto. Perché non hanno né permesso di soggiorno né lavoro né niente. Arrivano dal Marocco portando la roba nascosti vicino alle ruote dei camion e poi sbarcano qui sperando di trovare Lamerica. E non lo sta dicendo Santoro ma un ragazzo in carne ed ossa davanti a me. La cosa cambia, mi cambia, mi interpella, mi costringe a rivedere quello che pensavo di dire, quello che pensavo di sapere. Per questo ringrazio la scuola e perdono la verbosità dell'eterno collegio docenti di oggi.

"Non c'è dubbio che il mondo sarebbe più bello senza droga, prostituzione ecc.", esordiva G.Valentini nel suo editoriale. Anche l'espressione "Non c'è dubbio che", nella sua ovvietà nostrana, in realtà non è chiara. Una volta spiegata, concordiamo sul pensiero di Valentini però il ragazzo marocchino solleva il problema: Ma poi, senza droga, come fanno a lavorare gli spacciatori? La questione è irrisolvibile. Meno male che squilla il campanello.

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