lunedì 11 dicembre 2006

Ifigl'so'ppiezz'ecore

Una mamma proietta i suoi sogni di attrice sulla figlia e ne magnifica la bravura prima che lo spettacolo incominci. Due amici la ascoltano e guardano lo spettacolo. Un grosso punto di domanda si produce sulla fronte di uno dei due. Assieme ad una forte stretta al cuore. Destino triste quello dei figli osannati all'eccesso dai genitori. Figli sui quali "abbiamo investito un capitale", "c'è costata 3000 euro all'anno solo di accademia", e poi "non ne parliamo per toglierle la r moscia", che parentesi invece salta fuori di tanto in tanto come un nemico indesiderato dalla bocca della ragazza. Secondo la mamma, lei - la figlia - sarà la nuova Paola Borboni del Terzo millennio.
Lo spettacolo finisce, le luci si accendono. I due non hanno il coraggio di guardare la signora, che vive in quel momento il suo più alto momento di gloria. Però una stretta di mano, quella non si nega a nessuno, "auguri!" e un sorriso, che anche quello è gratis. E di nuovo il pensiero ritorna alla sorte disgraziata della 'giovane promessa del teatro italiano', costretta a portarsi per tutta la vita un fardello pesante senza il talento che la sostenga. Auguri.

1 commento:

utente anonimo ha detto...

quando li manderà in casa di riposo purtroppo nonsi renderanno conto nemmeno di aver creato un mostro.