venerdì 8 dicembre 2006

Regine di autonomia

Adesso ci hanno messo anche il tappeto rosso. Esco di casa, faccio qualche metro, e miei stivaletti a punta quadrata sprofondano in un soffice tappeto rosso folgorante. Anzi sfolgorante. Si vede che qualcuno gliel'ha detto: "Mettije er tappeto rosso, che è na reggina".
Voi dite che è per il Natale alle porte? Tappeti rossi per tutti, per provare almeno 'in quei giorni' l'ebbrezza di camminare come star hollywoodiane su una lunga corsia porporata, quasi cardinalizia? Poco poetici, cari i miei 2 lettori, e anche poco filologici, visto che il Natale quello con la N maiuscola parla di povertà e piccolezza ai limiti dello scandalo.

No, cari i miei 3 lettori (conto sull'aumento progressivo di clic), il tappeto rosso è proprio per me, e per quelle altre poche principesse che vivono nel mio stesso quartiere. Come faccio a dimostrarlo? Carta canta. L'altro giorno mi è arrivato finalmente il pagamento per 2 articoli scritti a luglio: 80 euro netti, per "servizi e notizie giornalistiche da me forniti in regine (con la n, e quindi il concetto è chiaro) di autonomia con saltuarietà e senza alcun vincolo di subordinazione". Sono una regina autonoma, saltuaria e indipendente. E adesso posso anche camminare su un tappeto rosso.

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

Sia onorata la Sovrana del Regno Autonomo di san Precario!

Un deferente saluto a Sua Maestà.

Taxi driver

lucicosmo ha detto...

Ossequi, ehm, omaggi sentiti dal regno!