lunedì 18 dicembre 2006

S-foglia

il libro e, toh, BELLISSIMO! Una meravigliosa foglia lanceolata secca spiaccicata tra le pagine. Che animo romantico, che ragazzo d'altri tempi, che gusto del collezionismo poetico! Chissà quale giorno d'amore, quale indimenticabile incontro avrà voluto ricordare con quella foglia ormai morta...(i ragazzi ridacchiano) Perché ridete ragazzi? (pensiero trasversale: mica sarà una foglia di marijuana nell'antologia di italiano?). Domanda: "Non mi dire che è una foglia di marijuana!". Sì, professorè. E il compagno: Checciai 'na piantaggione de marijuana accasa?. Io specifico che di droghe non ne ho mai usate anche se mi hanno sempre chiesto dove si nascondesse il mio spacciatore. "Te immaggini la professorè se sniffa?" (arrivo dritta ad Ostia come un siluro, direi). Proseguo la lezione con una certezza nel cuore: a fine anno sono certa che il giovane si sarà fumato l'intero libro di poesie. E delirerà come un poeta ebbro. Cosa si può desiderare di meglio da un anno di scuola?


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