domenica 10 dicembre 2006

Tredici cose per cui vale la pena vivere. Remake.

1. Vivere a Roma
2. Ascoltare la pioggia in silenzio
3. Tagliarsi le unghie
4. Mettersi il rossetto
5. Pensare di fare tra un po' la torta di mele (però mi manca il latte)
6. Leggere in autobus 'Grammatiche della creazione', di G.Steiner, che dice: "L'arte è forse un'incapacità di vedere il mondo così com'è, un rifiuto a volte patologico, a volte infantile, del principio di realtà. Forse l'immaginazione artistica si limita a ri-combinare ciò che esiste già, a farne un mosaico, a giustapporne gli elementi attraverso il montaggio e il collage".
7. Pregare
8. Lavorare alla radio
9. Ridere a crepapelle
10. Scrivere sul blog
11. Fermarsi a contemplare la vita che scorre
12. L'odore del bucato appena steso
13. L'imprevedibilità del domani

4 commenti:

Dichtung ha detto...

La vecchia cosa n.1 è onninclusiva e resta la migliore, a conferma che l'originale è sempre meglio del remake.

utente anonimo ha detto...

sperimentato ieri:
Con una mano mescolare il risotto agli asparagi (buste pronte, marca Coop), con l'altra reggere il libro di Achille Campanile "Asparagi e immortalità dell'anima".
Funziona: potrebbe piazzarsi tra il 5 e il 6 posto.

partigiano Jonny

lucicosmo ha detto...

Grande Jonny, devo provarlo anch'io! Se vieni a Roma, porta il Campanile che gli asparagi li procuro io.

Da0a10 ha detto...

anche genova non è male. ti assicuro...
ma ... mi sfugge qualcosa?