lunedì 15 gennaio 2007

Ho visto

una donna vestita di grazia
muoversi con lentezza
danzare
a ritmo
cantare in napoletano
a voce dolce e bassa eppure così intensa
profonda, amorosa, tranquilla,
in un teatro impreziosito
di vecchie incartapecorite
con cellulari di ultima generazione
e catarri di difficile gestazione.

Grazie e disgrazie
si incontrano sempre,
e la grazia deve rimanere
senza parole.
Solo una forte emozione del cuore
e un senso di gratitudine
e di nostalgia
per l'arte che dà pace
alla diversità
e apre all'infinito.

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