venerdì 19 gennaio 2007

Paradeisos

Ogni venerdì mi sta venendo l'abitudine di ritrovare pezzi di paradiso perduto nel 'Giardino degli aranci', sull'Aventino. Raccolgo ciò che rimane del mio corpo magro, lo avvolgo di stracci da barbona (pantaloni della tuta, scarpe semi-centenarie, maglione da malata, cappottino di velluto nero) e parto per la gita. In genere senza niente se non il corpo, appunto, e l'andatura lenta, pronta a bearsi delle bellezze dell'Aventino, colle delle meraviglie per l'abbondanza della vegetazione, la ricchezza delle case e la presenza di chiese dai nomi monasteriali (S.Alessio, S.Sabina, S.Anselmo).

Arrivata al giardino, mi verrebbe da dire a voce alta: 'Dio che meraviglia di natura hai creato'! E credo mi manchi poco alla fase in cui, barbonamente vestita, mi metterò ad esclamare lo stupore così, da sola, rivolta agli aranci, che in questo momento vivono un momento di grande splendore verde-arancio. Nei giorni festivi il giardino è popolato di turisti e gitanti domenicali, mentre il venerdì c'è un'aria feriale che va goduta per la sua ferialità, appunto: bambinetti, mamme o badanti, ragazzi, rari innamorati (il primo pomeriggio del venerdì si vede che non è ora), tracce di preti o seminaristi, di tanto in tanto suore in gruppo, quasi mai suore single, tant'è che se volete mi posso anche prestare al ruolo vista l'attuale condizione.

Oggi, oltre al corpo, ho portato anche un giornale ('La Stampa'), che ho letto prendendo il sole sotto un arancio. La storia della meritocrazia nella pubblica amministrazione non suona granché all'aria aperta, con i bambinetti che corrono e ridono attorno, noiosissime le beghe delle sinistra, quasi comica la foto di Prodi cum manto ermellinico chiazzato per conferimento laurea honoris causa alla Catttolica (ma interessante l'articolo in cui il premier dice, tra l'altro, che la riunione di Caserta non si è svolta alla reggia, come qualcuno ha fantasiosamente scritto, ma nella Scuola di pubblica amministrazione locale che non ha richiesto spese aggiuntive essendo di proprietà della presidenza del Consiglio), e poi il Grande Fratello con la Marcuzzi, Nanni Moretti che forse ci ripensa sul Festival di Torino e le anticipazioni di Piero Chiambretti sul Dopofestival.
Inalo aria e sospendo il tempo sotto gli aranci.

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