sabato 10 febbraio 2007

Er barcarolo va controcorente

Molto meglio imparare per esperienza personale che per trasmissione orale.
L'altro giorno c'era un ragazzo che non riusciva a staccare gli occhi dal Tevere. Era molto incuriosito dalla corrente del fiume che sembrava divisa perfettamente in due: una parte in direzione-Ostia, l'altra in direzione contraria. Due flussi perfettamente paralleli e comunicanti, ma biforcati, contrastanti. Gran bel fenomeno, mi osservi, ragazzo. A tal punto che ci mettiamo tutti a guardarlo. (
Tutti è una parola grossa a scuola. Una parte continua a giocare a carte e a 'fare sciopero per protesta contro i voti bassi').
Improvvisamente avverto tutta l'inutilità di un'istituzione che si chiude nelle aule e giudica, mentre fuori c'è la corrente che gioca con il Tevere, e chissà che gorghi si nascondono sotto l'acqua, e poi come ti può stupire la natura non ti stupisce nessun altro. Mi spiace per la storia e la letteratura. Il canto di Ulisse genera guerriglie urbane, la storia acccchemmmmeserveprofessorè, ma er Tevere, er Tevere è 'na poesia.

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