giovedì 1 febbraio 2007

Ha la crapa pelata

ma quanto è burino il mio vicino di casa!
Troppo burino,
non me lo immaginavo così.
La sera affaccendato a preparare incontri romantici
di giorno colto di sorpresa a stendere la sua unica mutanda nera
alternata a calzini grigi
ed ora a voce alta nel cortile
risponde al cellulare con una voce terribile
e un accento romano pronunciato che non si addice alla sua testa
così spoglia, così nuda, così scarna. Così lucida.
Mi aspettavo almeno qualche esitazione,
qualche lampo di incertezza, di insicurezza 
o qualche mmmhhm, bofff, chissssssà, fffforse, 
e invece tutto sicuro e con la crapa pelata
scoperta
qui a voce stentorea
a dire 'no, tanto me serve peffà no scherzo,
uno qualunque'.
Te serve peffà no scherzo?
Ma non sei il prof universitario che dice il portiere?
Eh?
Dico a te.
Mica sarai uno dei famosi baroni che appestano l'accademia italiana?


Adesso ha chiuso la finestra, di nuovo rintanato nel suo mondo
fatto di una mutanda nera e due paia di calzini grigi.
Non vorrei essere la tua amante della sera
alla quale cucini cose che non so,
o vicino di casa
dalla crapa pelata burina.

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