domenica 25 febbraio 2007

Istinti primordiali

Ci sono alcune persone che provocano immediate reazioni: o le ami o le odi da subito. La coinquilina uscente, per esempio, risveglia in me istinti omicidi primordiali quasi come l'intera categoria delle parrucchiere. (In entrambi i casi vi è un soggetto che pretende di fare alcune cose senza tenere in considerazione la tua opinione).

Entro nel salone della parrucchiera sempre con i migliori propositi. Mi dico: vedrai che andrà tutto bene, tu le dici quello che vuoi e lei obbedirà, son passati i tempi in cui tu imploravi di uscire indenne dal phon e invece ti ritrovavi con una pettinatura a schiaffo di vento. Così aspetto il giorno in cui i capelli sono ridotti ad un ammasso informe e mi presento. Dentro, le due sorelle parrucchiere sono tutte un fulgore di rosso fiammeggiante in testa che in confronto mi sento un muro grigio e scrostato.

Breve colloquio di circostanza.
"Uh, guarda come so'ccresciuti!"
E sì, è più di un anno che non ci vediamo.
"Rifamo la tinta però, che i bbianchi se vedono troppo".
La crociata contro i capelli bianchi è impietosa.

Si procede: lavaggio, ritinteggiatura, micro-taglio perché voglio solo un'accorciatina, niente di più. I capelli lunghi, come si sa, sono una conquista, e quindi a meno che una non voglia davvero darci un taglio netto, si prediligono soluzioni più gentili. Non ho fretta, prendiamoci il tempo che ci vuole. Solo che fuori dal salone è comparsa una scritta: "Tinta in soli (sottolineato) 8 minuti".
Embè? Embè ti dipingono per benino e poi, per fare prima, ti puntano 3 fari dritti dritti sulla testa. Caldo cocente e luce rossa abbagliante: sembro un semaforo della savana equatoriale.

Vuoi un giornale, cara?
Anche il linguaggio parrucchierifico abolirei. Non sono cara, e non capisco perché devo sorbirmi il peggio del gossip nazionale per 8 minuti della mia vita. In ogni caso la schizofrenia prevede che si dimostri accondiscendenza e gentilezza.

Grazie! Sì! Che bello! 
Arrivano due 'Chi' di cui uno con Simona Ventura in copertina. La lettura si avvia con una certa difficoltà in quanto per soggiacere all'operazione semaforo della savana, mi devo togliere gli occhiali. E da miope, le figure si vedono ma le parole non sempre. Guardo le figure. 

I minuti scorrono, e secondo me sono molto più di 8. Raggiungo una temperatura mai sperimentata qui a casa, dove non c'è il riscaldamento. Quasi quasi ci prendo gusto al tepore avvolgente e potrei anche iniziare ad avere alcune visioni mistiche, nella migliore tradizione fantozziana. Ma tutte le cose più belle ad un certo punto finiscono. Rilavaggio e asciugatura, mi raccomando in modo naturale. Così naturale che nessuno si accorge che sono andata dalla parrucchiera a parte la mia testa, avvolta da un'emicrania fulminante in serata. Tutta colpa dei fari puntati e del tempo accorciato che per fare prima mi fai pure pagare il doppio: 80 euro con lo shampoo per tenere il colore.
 
 

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