Le Cosmeticomiche

Sanremo 1

Ho acceso la tv mentre c'era una ragazza vestita da bambola trasparente che stonava vistosamente. Poi sono arrivati padre Pooh e figlio dj con retorica urlata (e stonata) del padre e del figlio. Talis pater talis filius? Ci dispiace per entrambi.
Vuoto di memoria.
Daniele Silvestri ritmato.
Lavo i piatti.

Fermo immagine: Milva che inciampa sulle scale dell'Ariston, volto tirato, capelli sfolgoranti con trecciona, camicetta semitrasparente con ombelico in vista e un bel 'Vaffanc...', che in bocca a Milva fa la sua figura. La cugina commenta: eccola la vera trasgressione a Sanremo.

Con il falsetto da evirati degli 'Scissor's Sister' la musica fa il suo ingresso grottesco al teatro Ariston. La musica italiana? Tutta riassunta nell'occhio allucinato del cantante.

Ode a Simone Cristicchi, che sarebbe il fidanzato perfetto per capelli, occhiali e canzone poeticamente manicomiale.

Un'aria di vecchio circola stanca nel teatro. Anche Michelle indorata sembra una signora di mezza età. Baudo, invece, sembra già un filmato di repertorio. E' vero? E' di cera? E' già morto? L'hanno riesumato? Qualcuno potrebbe pensarlo quando la telecamera inquadra la mano del Pippo nazionale poggiata sulla spalla di Michelle: freddamente im-mo-bi-le in tutte e tre le inquadrature.

Arriva Norah Jones. Perfetta nella sua perfezione estetica e vocale. Stonata rispetto al resto. Imbarazzante il siparietto iniziale con Michelle che 'duetta' al piano con Norah. Lasciate che gli stranieri vengano a noi. E che, annusata l'aria festivaliera, fuggano nel volgere dei 4 minuti della loro esibizione.

Musica italiana!
Se ci sei, batti un colpo!