venerdì 9 marzo 2007

Ci sono giorni

in cui mi sento assediata.
A scuola ululati ed urla.
Fuori da una classe la scritta 'Asilo ferocemente infantile'.
Per la strada volti stranieri e parlate nelle quali non mi riconosco.
Al supermercato cassiera giovanissima che risponde male a una vecchietta.
Onnipresenti arroganza, volgarità, polemica,
sguardi torvi, occhi tristi, musi lunghi.
Alla radio e sui giornali esaltazioni del vuoto cosmico,
osanna ad Ambra, Saturno e Ozpetek,
particolari pelvici per riempire spazi e pagine,
minestroni di notizie inutili,
tempo compresso per orientarsi,
dov'è la verità? 

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L'ultima di Dolce&Gabbana presenta una versione gay della Creazione: uomo mutandato e occhialato per terra con serpente che gli si attorciglia dall'area genitalica su fin sopra al collo poggiandosi sinuoso sul petto muscoloso.
Dietro, altro corpo statuario sempre e rigorosamente maschile, senza volto, solo pettorali oliati da atleta greco e mutanda aderente con lo stemmino D&G. Regge in mano un bicchiere (d'acqua? di gin? di aspirina?) e si intravede anche un mantello azzurro. Chi è Eva e chi è Adamo?

Dio, neanche tu ti salvi. Se ci sei, batti un colpo!
Anzi, una randellata direttamente sulla testa dei due 'creativi', che a forza di creare uomini a una dimensione, non chiamandosi Herbert Marcuse, hanno generato mostri.
PS solo per Dio: ti prego arriva prima che ci si mettano i teo-dem o la Binetti col cilicio.

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