giovedì 22 marzo 2007

Maus

Un topo, e a scuola scoppia la rivoluzione.
Nessuno sa spiegare come né quando, ma dopo il riposo delle 10.30 tutte le classi sono schierate fuori in cortile. Aria minacciosa, fischi alla vicepreside, lezioni boicottate, professori impotenti (ed alcuni, per la verità, anche ridenti). Il prof sindacalista rivoluzionario trotzkista, dopo che qualcuno ha azionato l'estintore e si è prodotta una nube grigioblu assai bella, tratta con i ribelli e giunge ad un negoziato: i rappresentanti di classe vadano a conferire con la vicepreside, che dopo i fischi è rientrata nel suo ufficio.

Qualche dissidente rispetto alla maggioranza topo-foba c'è. "Però se entriamo, se rischia che poi ce menano". Perché tu hai voglia ad insegnare che bisogna pensare con la propria testa, ma poi la realtà è questa. Che se non ti adegui al branco, te menano. Uno studente straniero di colore commenta: "Tutto questo casino per un topo?". Benvenuto in Italia, giovane.

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