venerdì 16 marzo 2007

Non credo

nell'equilibrio.
Credo nel tentativo di stare in equilibrio quando l'autobus inchioda e quando va a tutta birra.

Non credo neanche
nell'ordine.
Esistono troppi ordini religiosi protetti da cancelli automatici e altrettanti disordini affettivi nascosti nel segreto di una cella.
Meglio un caos allegro senza paletti, steccati, etichette o portoni di bronzo insormontabili.

Infine,
non credo nella stabilità.
Il mercato del lavoro è instabile, e io adoro i mercati.

5 commenti:

Geakaren ha detto...

sottoscrivo, è anche la mia filosofia!

utente anonimo ha detto...

cio' che hai scritto e' bellissimo...

bruno siena

lucicosmo ha detto...

Saluto entrambi gli squilibrati! (o equilibristi?)

Giulia_Blasi ha detto...

Cosmetico, finalmente la ritrovaqqui.
Vidi tracce di lei nelle redazioni delle radio Rai e udii il suo nome dalla voce di amiche che le cedevano la conduzione di spazi pomeridiani noti come Atlantis. Seppi da antiche conoscenze comuni che ella era qui.
E ora, grazie al magico mondo dei blog, so anche cosa ci fa a Roma, dove picchiaparaemena sono finita anche io.

Venga a trovarmi sul blog mio, ché mi piacerebbe rivederla, ma qui non c'è una mail a cui scrivere.

Che bella, la caricatura della Franci :)

lucicosmo ha detto...

Caracciulia,
qual buon vento!
Anch'io ti penzai assaje.
A presto, Lucia