Non credo
nell'equilibrio.
Credo nel tentativo di stare in equilibrio quando l'autobus inchioda e quando va a tutta birra.
Non credo neanche
nell'ordine.
Esistono troppi ordini religiosi protetti da cancelli automatici e altrettanti disordini affettivi nascosti nel segreto di una cella.
Meglio un caos allegro senza paletti, steccati, etichette o portoni di bronzo insormontabili.
Infine,
non credo nella stabilità.
Il mercato del lavoro è instabile, e io adoro i mercati.
5 commenti:
sottoscrivo, è anche la mia filosofia!
cio' che hai scritto e' bellissimo...
bruno siena
Saluto entrambi gli squilibrati! (o equilibristi?)
Cosmetico, finalmente la ritrovaqqui.
Vidi tracce di lei nelle redazioni delle radio Rai e udii il suo nome dalla voce di amiche che le cedevano la conduzione di spazi pomeridiani noti come Atlantis. Seppi da antiche conoscenze comuni che ella era qui.
E ora, grazie al magico mondo dei blog, so anche cosa ci fa a Roma, dove picchiaparaemena sono finita anche io.
Venga a trovarmi sul blog mio, ché mi piacerebbe rivederla, ma qui non c'è una mail a cui scrivere.
Che bella, la caricatura della Franci :)
Caracciulia,
qual buon vento!
Anch'io ti penzai assaje.
A presto, Lucia
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