giovedì 1 marzo 2007

Non so

se è più disperazione
o svuotamento
afflizione
scacco personale
scacco matto
disfatta di Caporetto
fallimento completo
allucinazione
mal di schiena
tachicardia
rabbia
impotenza.

Bastano due ore (la sesta e la settima: follia) in un istituto professionale
e non ritrovo più la mia immagine nello specchio.

Parti con i migliori propositi. E già questa forse è una falsa partenza.
Uno dovrebbe partire a sproposito. Spropositato. Senza propositi.
La classe è nel solito delirio del passaggio da un'ora all'altra: alcuni fuori, alcuni dentro con l'immancabile mazzo di carte, alcuni con il cellulare, alcuni con un libro davanti. Questo mi consola, mi piace quasi, a tal punto che quasi quasi farei un'ora di 'biblioteca'. Cioè un'ora in cui tutti si leggono un libro, tranquilli e concentrati. Eppoi cheddovemo fa' cor libbro?
Niente, solo gustarlo. Gustare il libro e basta. Due ore di degustazione libraria e libresca, esattamente come in un corso per diventare sommelier.


Davanti ad un gruppo di ragazzi che non riconosce più né autorità né autorevolezza, rimango impietrita. Assomiglio ad un esploratore che osserva, rimane sgomento ma non si impone per cambiare. Mi mancano le forze, sono in minoranza.


C'è un principio di incendio sotto il banco del ragazzo che viene dal liceo. Nota sul registro? Dettatelo voi il testo: *** ha avviato un incendio sotto il banco. A me sembra tutto senza senso. Mi sembrano senza senso le regole da rispettare in un tempo come il nostro, abituato a calpestare ogni regola. Mi sembra senza senso che tu stai lì a proporre Dante e Petrarca, il dopoguerra, i socialisti e la nascita del fascismo. Non c'è uditorio, non c'è scambio, non c'è dialogo, non c'è comunicazione. Parli e niente. Detti e niente. Solo il gioco rimane. Solo lo zaino del compagno da nascondere in un cassetto della cattedra, l'astuccio sparito di quell'altro, la nazionale di calcio scritta e figurata alla lavagna e le cuffiette dell'i-pod.

Requiem in morte dell'insegnamento dell'italiano e della storia in un istituto professionale di Roma.

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