venerdì 29 febbraio 2008

Monologo sanremese con quiz

Tu baciami adesso, e dillo più spesso.
Posso rivederti già stasera ma tu non pensare male adesso, ancora il solito sesso.
Gli amori vanno via, ma i sogni no.
La gente vive col telefonino.
L'amore non si spiega.
Qui si fa la rivoluzione senza alcuna divisione.
Non si fa la rivoluzione, l'hanno detto in televisione.
A tre anni ho chiesto a mamma se potevo diventare un pianista.
Tanto a me della musica non mi frega più niente.
Un'altra politica, sono dirigente.
Ho cercato il potere rovinando la gente.
In sella ad una canzone che parla d'amore.
C'è qualcuno là che ci aiuterà a dire basta.
Noi siamo un vero progetto per offrire da bere a chi ha veramente sete.
Oggi tutto va così.
E se non ce la fai più, guarda in su.
Il mio amico avvolto dentro l'amarezza mi fa tanta tenerezza.
L'amore non ha sesso, il brivido è lo stesso, forse ancor di più.
Io lo so che pure tu sei uguale a noi.
C'è anche mia madre e mio padre.
Voglio una vita tranquilla.

(testi raccolti ieri sera dal gruppo domestico di ascolto sanremese 'Lucilla e le due Lucie' su blocchetto di carta riciclata da cacca di elefante - parentesi: un elefante in un giorno può produrre fino a 115 fogli di carta con un gesto semplice quanto liberatorio)

E adesso vediamo se c'è qualcuno che individua quali di questi mirabili versi non appartengono ad una canzone.
In palio un biglietto omaggio per assistere alla finale di domani sera.
Ovviamente con il gruppo di ascolto Lucilla & co.
(si forniscono fogli di cacca di elefante anche domani,
anche 115 se qualcuno proprio si sente ispirato)

3 commenti:

F4Bi4No ha detto...

boh, io provo.. a tre anni ho chiesto a mamma se potevo diventare un pianista.

lucicosmo ha detto...

Bravissimo! Lei ha vinto la serata con il gruppo di ascolto che si è sfaldato nell'arco di un giorno.

lucicosmo ha detto...

Però in verità ce ne sarebbero altri tre di versetti extra cantanti. You can!