sabato 23 febbraio 2008

Riconoscenze

Devo riconoscere che ieri sera Giuliano Ferrara alle 'Invasioni barbariche' mi è sembrato antipaticamente simpatico. Io stessa non so cosa voglia dire ma mi pare renda l'idea, forse simile all'effetto che fa la salsa agrododolce sul riso alla cantonese.
Sarà perché a un certo punto ha detto di volersi rivolgere alle donne con le scarpe basse, sarà perché è la prima volta che lo sento esporre da capo a fondo il suo pensiero in materia d'aborto, fatto sta che mi son detta: se dietro a quello che esprime non ci sono interessi di bottega, quasi quasi potrei farci un pensiero. Cioè potrei iniziare a pensare che l'uomo non è solo uno che sposa le tesi delle Gerarchie Ecclesiastiche per guadagnare consensi tra le stesse Gerarchie, ma uno che sulla questione 'vita-morte' ha riflettuto, anche attraverso la sua personale esperienza di non-padre.

Credo però che da molto tempo in Italia si faccia difficoltà a ragionare davvero su certi temi e che manchino luoghi di confronto scevri da colori politici o paraocchi ideologico/religiosi di varia natura. L'arrivo in trasmissione di Dolce&Gabbana, con l'esordio su come "dipende dai tuoi occhi come vedi le cose, se gli occhi sono sporchi vedi tutto volgare" (ergo la volgarità in senso assoluto non esiste secondo i due stilisti ma è sempre e comunque colpa tua: metodo scaricabarilicus noto e diffuso sul suolo italico) mi ha fatto rimpiangere l'intelligenza dell'uomo Ferrara auspicando che prima o poi possiamo trovare il tempo per valutare i pensieri degli altri con più calma e la tanto decantata laicità che, etimologicamente, vuol semplicemente dire 'appartenenza al popolo' (da 'laos', che in greco questo significava: popolo. E nient'altro)

1 commento:

Giulia_Blasi ha detto...

Un non-padre che sostiene di essere affetto da una sindrome che non può avere perché semplicemente non ne ha i sintomi, che vuole far "eliminare" la suddetta sindrome da una inesistente "lista delle patologie che giustificano l'aborto terapeutico", e che (nonostante il fatto che la suddetta sindrome lo renderebbe, oltre che ritardato mentale, sterile) sostiene di aver accompagnato delle donne ad abortire dopo che erano rimaste incinte di lui.

La causa degli antiabortisti si merita sponsor migliori.