martedì 6 maggio 2008

E dunque

E dunque ora campeggiano mega-manifesti di ringraziamento: Ha vinto Roma.
Ha vinto cosa?
Lo scudetto?
Ho fatto una lunga passeggiata nel magnifico rione della Garbatella e ho trovato un murales che dice la stessa cosa con una piccola inversione del soggetto: Roma ha vinto. Attorno colori rosso-gialli, una lupa e tre faccioni tra cui quello di Totti. Riferimento: lo scudetto vinto dalla Roma nel 2001, ricordato anche nel bar dei Cesaroni.
Da tempo la politica ha adottato il linguaggio calcistico per indicare azioni, difese e discese in campo. Dietro l'angolo la trasformazione della politica tutta in mega-curva da stadio dove dare sfogo ad ire e prepotenze a lungo covate.
Un po' temo, un po' tremo, un po' guardo il cielo che oggi è di nuovo azzurrissimo.

1 commento:

utente anonimo ha detto...

sei rimasta qualche giorno senza parole, eh Lucia?
io pure, nell'intento di capire ho cercato di riflettere senza dire ma, non sono arrivata a grandi conclusioni (per ora)
però una cosa la possa affermare con certezza: il linguaggio calcistico io lo odio!
il calcio (come anche altri sport) andrebbe giocato e non parlato e commentato da chi magari non ha mai dato un calcio alla palla in vita sua...
idem per il linguaggio calcistico usato in politica: mi fa veramente ribrezzo!

ti abbraccio
Filo