martedì 30 dicembre 2008

Augurazziò Augurazziò!

Nell'augurare a tutti un'ottima fine,
colgo l'occasione per augurare agli stessi tutti un altrettanto ottimo inizio
e un ancora più piacevole proseguimento,
come si dice nella migliore tradizione degli auguri
che trapassano gli anni.
Nonostante la sua innata bisestilità,
il 2008 è stato per me un grande, grandissimo anno,
per un'innumerevole serie di ragioni che sarebbe inutile
enumerare qui perché troppo personali ed intime e felici e racchiuse e misteriose.
Potrei per esempio dirvi che non sono più zitella,
che riesco ad alzarmi prima dell'alba,
che mi depilo con maggiore frequenza
e che almeno una volta all'anno riesco a raggiungere un parrucchiere
prima che i capelli raggiungano me,
ma sarebbero tutte ragioni in fondo non fondate perché
suscettibili di continua evoluzione e cambiamento
e forse anche perché
alcune condizioni (come la zitellaggine o i capelli anomali) sono inscritte dentro
nel patrimonio genetico cosmetico
e permangono oltre l'accasamento temporaneo o definitivo che dir si voglia.
Spero che anche per voi quello passato sia un anno ricordevole,
in caso contrario spingete forte sul pedale del 2009 e vedrete che lui sarà sensibile e risponderà con altrettanta forza. (Ricordate comunque di mettere la quinta che almeno risparmiate il carburante, se invece siete già 'oltre' e andate a piedi meritate solo la più gioiosa pacca sulla spalla - pat pat!)

PS: il primo gennaio 2009 saremo in diretta su radio2, puntuali alle 6 per 6incondotta fino al 6 gennaio.

6 commenti:

Diemmezeta ha detto...

CertI “vizi” sessantottini sono duri a morire, come per esempio la necessità di esaminare a fondo le questioni e l’abitudine di alzare la mano per “iscriversi” a parlare (prevaricare l’interlocutore neanche a parlarne), perciò, compulsato il dizionario, esaminato il problema (a monte e a valle), alzata la mano, oso affermare quanto segue.

“De Mauro - il dizionario della lingua italiana”:
… zio, zip, zipolo, zippare, zippo, zirbo, zirlare, zirlo, ziro, zitella:
s.f.
1. fanciulla; giovane donna non sposata
2. spreg. o scherz., donna nubile non più giovane, cui, secondo un diffuso stereotipo, è attribuito un carattere acido e bisbetico
… zitellaggio, zitellesco, zitello:
s.m.
1. ragazzo o giovane non ancora sposato: li zitelli e’ grandi | s’innamoran di maggio (Poliziano)
2. scherz., scapolo

Visto che tertium non datur, azzardo e suggerisco per il s. f. parafrasando il mio De André:
3. archetipo immarcescibile che “esiste solo per chi ne ha paura”.

Buon 2009.

utente anonimo ha detto...

Oh Lucia auguri per il nuovo anno che è iniziato, mi fa piacere che non sei più zitella, auguri. Ti volevo segnalare che non gradisco il fatto che tu ripeta 3 volte il numero sei, non è la prima volta e non credo che sia una casualità, so che sei intelligente. Non va bene. Saluti dall'opposto positivo, Salvatore.

utente anonimo ha detto...

belle notizie a raffica! mi fa piacere. e buon zeronove

massimo

utente anonimo ha detto...

Lucia, ciao! Ti ho sentita tutte le mattine a "6 in condotta", giusto l'ora in cui mi alzo per ... ebbene sì, andare a scuola dalla parte "seria" della barricata (sigh!)... ebbene sì, insegno lettere... posso chiederti una cosa? Sì? Una volta hai intervistato l'autore di un libro che esortava all'ottimismo, dato che il mondo sta EVIDENTEMENTE migliorando... posso chiederti il titolo del libro o almeno il nome dell'autore? Ne sento l'esigenza, o la necessità, o la mancanza... insomma, una o tutte e tre. E grazie di avermi svegliata con garbo, intelligenza e ironia! In bocca al lupo!

F4Bi4No ha detto...

bellezza mia, sei viva? (oltre che in - meritatissimo - riposo)

lucicosmo ha detto...

Per l'insegnante di lettere: Michele Dotti - Jacopo Fo "Non è vero che tutto va peggio", ed. Emi. Grazie per l'ascolto! Lucia