giovedì 12 marzo 2009

Arte tattile / Non toccare

Gli è toccato in sorte proprio quello che forse non avrebbe mai voluto e cioè che le sue opere tattili, fatte per essere toccate, venissero invece ricoperte da una teca e musealizzate. Niente. Non si tocca. I custodi sono lì per custodire l'intoccabilità di tutte le opere di Bruno Munari, quel gran genio di leggerezza giocosa applicata al design impossibile da inscatolare in una sola definizione. Meglio lasciar parlare lo stesso Munari, semmai, con una frase lapidaria riportata all'inizio della mostra a lui dedicata all'Ara Pacis qui a Roma (non perdetela, è stata prorogata fino al 22 marzo): "L'uovo ha una forma perfetta benché sia fatto con il culo". Poi ce ne sarebbero altre, più pedagogiche in senso stretto, come questa, tratta da uno scritto intitolato 'Educare gli educatori': "Una persona vale per quello che dà non per quello che prende (pensiero difficile da capire in un paese di furbi)". 

Via via che le opere diventano più invitanti all'uso del tatto come senso privilegiato, aumentano progressivamente anche i divieti: "Non toccare" il 'Libro letto', ovvero un vero e proprio letto sfogliabile in più strati di materassi; "Non toccare" le macchine inutili, che invitano alla contemplazione oziosa della bellezza di forme geometriche cullate nell'aria da fili trasparenti; "Non toccare" le stupefacenti porte con tre modalità diverse di campanelli tra cui uno fatto come un vero e proprio xilofono-flauto di Pan metallico che è davvero un peccato non poter toccare e infatti alla fine si cede alla tentazione e il custode, puntualmente, si alza. "Non si può toccare". Lo so, lo so, senta ma se le dico che il principio tattile era tra i più caldeggiati da Munari? Eh? Se le assicuro che alla peggio in galera ci vado io qualora qualcuno la dovesse denunciare per non aver fatto il suo dovere? "Eh, sa, con i tempi che corrono è meglio non rischiare..." Ecco cosa ci attende in tempi di crisi: solerti e timorosi esecutori di ordini superiori che non ammettono eccezioni alla regola nemmeno quando è palese che la regola è assurda.
Ma perché chiudere sempre in modo polemico? "Conservare lo spirito dell'infanzia dentro di sè per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare" (B.Munari). Anche toccando l'intoccabile.

1 commento:

utente anonimo ha detto...

Grazie Lu per aver condiviso con noi questo pensiero su Munari, ho il grandissimo rammarico di essermi persa l'evento che lo ricordava, l'anno scorso qui a milano...
se sapessimo "conservare lo spirito dell'infanzia.." avremmo risolto tutti i problemi dell'umanità
ciao
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