lunedì 24 agosto 2009

Saggezza antica

Cari vecchi, quando non ci sarete più mi mancherà la vostra saggezza antica.
Dialogo tra due ottuagenari sull'autobus.
Uno sussurra nell'orecchio dell'altra.
La sordità è ormai alle porte.  

"Dice che l'hanno stuprata...macché stuprata..."
"Si ricorda noi...vedevamo a mala pena un vostro pezzetto di gambe..."
"Sì...altri tempi..."
"Quella gli ha fatto vedere tutto...e quello come poteva resistere?"
"Stuprata...ma se manco li conosceva...si è ubriacata, si è appartata..."
"Stuprata...ma vada a..."

10 commenti:

lullabyilragno ha detto...

bastardi di merda!!!!

Giulia_Blasi ha detto...

Eh, certo, quando erano giovani loro se una veniva stuprata poi si sistemava tutto con un matrimonio, e passata la paura.

lucicosmo ha detto...

Ciao Giulia, ciao Lullabyilragno,
non so se questo sia il luogo giusto per un dibattito. Credo di no perché il mezzo virtuale non mi convince fino in fondo, soprattutto quando si tratta di temi così delicati.
Mi piacerebbe solo capire se a vostro parere esiste una responsabilità anche da parte della donna (ragazza o donna matura che sia) in casi di 'approcci ravvicinati' con l'altro sesso. Siamo o non siamo fatti di carne? Non sto giustificando nessun gesto di violenza, ovviamente. La violenza non è mai giustificabile. Ma il punto è: in un paese dove tutto (dalla pubblicità ai programmi tv allo stesso governo, che poi in fondo è tutt'uno) è di fatto un inno al sesso libero, come ci si può aspettare che i ragazzi siano invece capaci di auto-limitarsi? Ripeto che lo stupro non può essere giustificato in alcun modo. Ma sappiamo tutte come funzionano le cose quando si perde il controllo (con l'alcool ecc.). Nel caso di cui stiamo parlando non può essere successo così? Perde il controllo lei, perde il controllo lui, da uno 'strusciamento' si può facilmente passare ad altro. E allora chi può giudicare il 'colpevole'?

Diemmezeta ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=EdJ_LM2tQtM
"Penso alle domande... penso ai mezzi sorrisi... penso... e ci ripenso. Denuncerò domani". Questa é la testimonianza di una che "non si é saputa controllare". Tema quanto mai attuale: il mostro del Circeo, Gianni Guido, é libero. Pare che stia scrivendo un libro di filosofia (sic). Povera Italia, Paese bello e inutile che ha paura della libertà.

utente anonimo ha detto...

lucicosmo, per me hai assolutamente ragione, sottoscrivo tutto. Molti episodi di violenza sessuale sono molto piu' complessi di come ci piacerebbe. Un processo deve tener conto di tutti gli indizi di colpevolezza e no, contestualizzati. Se qualcuno ricorda il processo a luca cafiero (aveva decine di ragazze che gli sbavavano dietro, compresa la mia) sa di cosa parlo. il crimine orrendo del circeo, evocato qua sotto, ha avuto una sentenza di ergastolo, che negli anni e' stata modificata tenendo conto delle leggi approvate in seguito. Il tizio, spregevole 35 anni fa, trenta anni se li e' fatti, e ora e' libero. Questa e' giustizia, non altro. Le soluzioni facili (buttare la chiave... che espressione orrenda) sono proprie di una giustizia asservita a una dittatura, fatevene una ragione, cari lettori del blog.

massimo

utente anonimo ha detto...

mammamia che errore.
era poppi saracino, non cafiero.
scusate
massimo

lucicosmo ha detto...

Ci rinfreschi questa vicenda di Poppi Saracino? Grazie!

utente anonimo ha detto...

Si trova poco in rete, questo e' da una intervista sul corriere della sera nel 92:
"Ma Popi Saracino e' diventato "famoso", senza volerlo, anche per un altro motivo. Fini' sotto processo, dieci anni fa, accusato di violenza sessuale da Simonetta Ronconi, una sua studentessa di 19 anni con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Lui, l' intellettuale di sinistra, alla sbarra per stupro. Condannato in primo grado, e' stato assolto in appello e in Cassazione. E ora non vuol piu' parlarne: "E tutto finito. E quella storia non ha lasciato strascichi nella mia vita"."

e' una vicenda del 1980, a milano ha fatto molto scalpore. Lui ha ammesso da subito il rapporto con la studentessa, violento ma consensuale, anzi partito da lei.
La ragazza alla fine ha ammesso di averlo accusato per paura di essere mollata dal fidanzato.

massimo

Diemmezeta ha detto...

I dati circa la violenza maschile sulle donne (ISTAT) su un campione di 25 mila donne tra i 16 e i 70 anni, intervistate da gennaio a ottobre 2006 con tecnica telefonica dicono che “oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita” e “la prima causa di morte delle donne dai 14 ai 44 anni è la violenza subita da un uomo” e che “oltre il 90% dei casi di violenza non è mai stato denunciato”.
Quanto alla saggezza degli ottuagenari: mah!

utente anonimo ha detto...

@diemmezeta. credo che i tuoi dati siano reali, ma condannare in base alla statistica non e' giustizia, e' barbarie.
e' chiaro questo, almeno?
hai dimenticato di dire che una percentuale altissima di stupri viene commessa da parenti o conoscenti della vittima, e questa e' la ragione principale per cui le denuncie sono cosi' poche.
ma permettimi di dubitare di un episodio come quello di ostia, dove la denuncia potrebbe essere un modo per lavarsi la coscienza, e giustificarsi con i genitori o fidanzati, in fondo la ragazza si e' messa in una na situazione pericolosa con troppa ingenuita'.
spero che sia un tribunale a giudicare, e non un pregiudizio.

massimo