domenica 30 maggio 2010

Aspira

La signora aspira a pieni polmoni.
Cosa aspira, signora, mi scusi?
No, non ho detto: a cosa aspira, non mi permetterei mai,
lei laggiù sul suo balconcino e io qua, alla finestra.
Dicevo: cosa aspira?
Perché la strada è un tutto uno smog, un ruggito di moto, un'auto rombante,
eppure lei è lì, fermo-immagine, quasi quasi non si muove,
è donna immobile, signora, una rarità di questi tempi,
signora ma è ancora viva?
Eh?

Sì, la signora è viva, viva e vegeta.
Così vegeta che, finita l'aspirazione immobile,
espira finalmente,
si gira verso i gerani e li guarda con amore.
Un'umana tra i vegetali metropolitani
ritrova in essi la vita perduta,
quella vita che lentamente se ne va,
aspirata a pieni polmoni da una sigaretta
che poi va a spegnersi
nella terra.
Dei gerani.

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