venerdì 24 giugno 2011


In caduta libera


 






E saranno modi per elevarsi al cielo.
Scarpe altamente spirituali.
Così alte che ogni tanto ci si inciampa.

O si cade.
D’altronde la moda lo impone,
poi il corpo dispone.

In pochi giorni sono state avvistate
in diversi luoghi dell’urbe e dell’entroterra laziale
ben tre signore in caduta libera da sandali,
stivaletti-sandalati o coturni romani
con vistose zeppe o tacchi vertiginosi:
veri e propri trampoli che tradiscono un chiaro
desiderio: essere più vicini al cielo, al divino,
a quel Dio che qualcuno ha ancora il coraggio
di chiamare con il suo nome.

Signore coraggiose!
Epperò state attente,
cercate di mantenere almeno una parvenza di equilibrio,
elevatevi al cielo anche con l’anima,
non solo con i piedi, altrimenti rischiate
di abbattervi a terra come uccelli con ali
troppo pesanti per poter volare.

Signore abbattute!
Sarete mica gli albatros di Baudelaire?

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