lunedì 4 luglio 2011

Ditosofia

La mostra si intitola 'Dalla lira all'euro',
ma potrebbe anche intitolarsi 'Arance per tutti'
o 'Dinosauri contro iguane'.
Loro comunque sono attratti solo dagli schermi.
Quegli schermi dove metti un dito e l'immagine cambia,
non importa cosa ci sia scritto sotto o vicino.
Importa che si senta un 'bip' per ogni nuova schermata,
e che il dito possa premere un po' dappertutto.
Così i bambini guardano una mostra.
La guardano e la toccano,
perché guardare e basta implicherebbe un eventuale
surplus di noia che proprio non si può accettare
in questi tempi di divertimento coatto e forzato.

Benvenuta 'ditosofia'.
La filosofia è vecchia: a cosa servirà mai il pensiero?
Così volatile, imprendibile, invisibile, in-cliccabile, in-toccabile,
e poi pesante.
Vuoi mettere schiacciare un dito e avere il mondo
tra le mani?
E' questa grande illusione di possesso di conoscenze
attraverso una semplice ditata, che sta dietro al successo
delle nuove tecnologie. Che sia il tuo dito
o quello del tuo gatto, non ha importanza.
Ciò che importa è che tutto sia a portata di mano e
che ti permetta di interagire.
Eccola l'altra parola-chiave
dei nostri tempi: interattività, che alla lunga
genera anche iperattività e iperaffaticamento del cervello.
Ma tanto alla fine c'è sempre il dito.
Non hai capito niente?
Schiaccia e vai.
Premi e vedi.
Touch'and go.
Leggere?
Un'opzione riservata a vecchi nostalgici.

E i vecchi nostalgici attorno ai bambini 'ditosofici'
cercano di leggere e capire.
Scusa, bambino, fermati tre secondi che leggo.
"L'affitto di un appartamento nel 1861 costava 15 lire,
oggi 400 euro".
Schiaccia, bambino, schiaccia veloce
che non voglio più leggere né capire.
Vedi i vantaggi della 'ditosofia'?

1 commento:

paolamea ha detto...

Allora non sono l'unica che teme la "ditosofia"... (io la detesto).
Quello però che pur da nostalgica devo ammettere, è che i bambini nuovi ce l'hanno congenita, e io posso davvero farci qualcosa? o varrebbe la pena lasciarmi conquistare anche io, godere assieme a loro di andare, così, leggera, su uno schermo che si illumina...
Baricco li chiamava I barbari e io non riesco ancora a vederli alleati, almeno finché non ci rinoscerò mio figlio (cresci piano, tesoro, cresci pianissimo...).