mercoledì 28 marzo 2012

Cose simpatiche all'italiana


L'altro ieri ho scoperto una cosa simpatica. 
Due anni fa avevo scritto ai responsabili della Stazione Ostiense qui a Roma per segnalare il suo pietoso stato di abbandono: scale mobili bloccate, un solo sportello per fare i biglietti dove si forma una fila chilometrica ogni volta, macchinette automatiche che funzionavano soltanto con carte e non contanti...la disperazione di qualunque turista/viaggiatore che abbia poco tempo prima di prendere (o perdere) un treno.

In seguito ad una istruttiva chiacchierata con un pulitore ufficiale della stazione domenica scorsa, lunedì sono andata di persona a ri-segnalare la stessa scala mobile ancora non funzionante ecc. 


Mi accoglie una signora molto gentile e mi assicura che entro luglio prossimo la scala mobile verrà aggiustata. Veramente sul cartello c'è scritto settembre 2011, ma siamo in Italia, tutto è ammesso, soprattutto i ritardi. 

La signora è certa: questa volta si arriverà in porto (e lì tutte le immagini di tutte le navi finite alla deriva negli ultimi tempi si affollano nella mente). E i bagni, mi scusi? I bagni della stazione non ci sono più. Come mai? Lì c'entrano gli atti di vandalismo quotidiani, e alla fine si è deciso di chiuderli ma anche quelli - assicura la signora - verranno presto riaperti.

Intanto nella stazione son comparsi un numero esorbitante di schermi che trasmettono inutili pubblicità ad ogni ora. Quando dovete prendere un treno, in effetti, questa è la prima cosa che vi viene in mente: incollare gli occhi su uno schermo che vi propone biscotti, viaggi, telefoni e detersivi. Siete costipati, non sapete come fare (né dove), avete un bagaglio pesantissimo e non c'è una scala mobile, ma in compenso vi ammanniscono con i gelati da sognare. 


E' il progresso, bellezza! Dove credevi di trovarti? Ubi tecnologia (major), minor cessat. E' l'onomatopea con un'altra parola italiana sinonimo di bagno è giunta spontanea. 


Ma la cosa simpatica è questa: quando dico alla signora che due anni fa ho scritto a 'Centostazioni' (la società che si occupa, tra le altre, della Stazione Ostiense di Roma), ella dice che lì si protocolla tutto e che sicuramente anche la mia mail sarà stata protocollata. Cerca che ti ricerca...ecco la mail protocollata in un faldone da ufficio. Ci siamo! 

Io rispondo sempre, dice la signora.
Ma a me non giunse risposta, scusi.


La signora spiega, sgranando gli occhi: perché lei ha segnalato troppe cose che non funzionavano, ed ognuna di queste ricade nella competenza di diverse società: ad esempio le macchinette sono di Tizio, gli sportelli per i biglietti di Caio, la scala mobile di Sempronio, così la signora in rappresentanza di Sempronio aveva risposto per il suo, rimandando il resto a Tizio e Caio, che avrebbero dovuto poi fare una bella collazione di tutto e spedire una mail unica di risposta.
Mai arrivata. 


Ecco dove ci areniamo in Italia. Che tu entri in un posto e mica lo sai che la finestra è di Pino, la porta di Laura, il pavimento di Ermengarda. Ve la immaginate una casa così concepita? Non se ne verrebbe mai a capo. 

E' bello scoprire da soli quello che poi ti verrà riproposto, con adeguati approfondimenti, in una puntata di 'Report'. Senza mai venirne a capo comunque.

Fammi andare a capo almeno qui, che mi faccio giustizia da sola.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

venditti direbbe: ...in questo paese di ladri...

cara lucia, lunga è la strada.
Comunque alla stazione le cose torneranno a funzionare perchè accanto, nell'ex air terminal, a breve parirà la biglietteira di NTV e la sede (la più grande al mondo) di Eataly. sicuramente hanno sopllecitato il ripristino dei srvizi. Tant'è che anche l'accampamento dei profughi afgani è stato amantellato poco tempo fa dopo anni di presenza in zona. Stai sicura che se a reclamare è "il capitale" le risposte arrivano, anche perché credo potrebbero partire denunce per danni che un singolo cittadino non fa e se le fa non hanno seguito.
al prossimo post!
saluti

Lucia Cosmetico ha detto...

Già, amara ma vera constatazione!
Ci scrissi un pezzetto a mo' di fiaba, prima o poi lo pubblico anche qui!
Carisaluti,
Lucia