lunedì 4 giugno 2012

Dottor Superman

Tu sei Superman, 
dottore, 
e già a dirlo mi viene una fitta al cuore. 

Tu sei calvo, 

dottore, 
come il tenente che scopriva i casi,
e anche tu di casi ne devi scoprire. 

Ma caro dottor tenente Superman calvo

e abbronzato, 
a te i casi non interessano per niente. 
Tu sai solo dire che la persona che ti sta di fronte
è uno dei 250mila altri casi che ci sono in circolazione, 
e che se 100 è il numero di riferimento,
la medicina ti può aiutare ad arrivare a 70,
mentre ora siamo solo a 20.

Aggiungi farmaci, dottore, solo quello sai fare. 

Non curi, non guarisci. Tu misuri. Sei forse un geometra?

Tu, dottore, che ci stringi il cuore con la tua calvizie,

devi scrivere fuori dalla tua porta che sei un prescrittore
di farmaci. Questo tu sei. Niente di più.
Uno che non guarda neanche 

più chi gli sta di fronte, ma solo la storia farmacologica
che c'è dietro.

Tu sei Superman,

tu hai la forza, 
la scienza, 
la conoscenza,
e pure la tracotanza.

Dovresti esser esperto di cervelli e di menti, 

ma non sappiamo a te cosa passa per la mente.
Una cosa è certa: dimenticasti il sorriso, 
l'accoglienza, l'umanità.

Chi ti potrà curare, dottore?

1 commento:

Anonimo ha detto...

parole sante....



elisa