giovedì 12 luglio 2012

L'estate dei mostri infernali

Non si capisce come mai l'informazione - specie quella inutile - non possa andare in ferie d'estate. Come la scuola. Come i politici. Come ogni umano che abbia voglia di staccare un po' la spina dagli affanni quotidiani. Avevamo proprio bisogno di sapere che il caldo giunge con nomi di mostri infernali? Caronte e Minosse dovevano proprio essere scomodati dai gironi danteschi dove si erano guadagnati un onorevole posto fisso rispettivamente in qualità di nocchiero e di giudice-guardiano? 

Certo, ai fantasiosi meteorologi va dato atto di aver confermato un'impressione generale: viviamo tutti, in modo più o meno macroscopico, i nostri inferni. Nel mondo del lavoro, dove si consumano ingiustizie e perversioni che con la crisi (economica) hanno poco a che fare; nelle famiglie, stremate dal caldo e dalla convivenza forzata tra le 4 mura domestiche in attesa del fresco della sera; sulle strade, roventi di asfalto e di ire funeste.

Nessuno si è poi domandato se i diretti interessati concordassero con la loro trasformazione in ondate di caldo inaudito. Per dire Minosse. "Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia", dice Dante nel V canto dell'Inferno. Come ci si permette di distrarre questa creatura dal suo giudizio tremendo sulle anime dei dannati? Minosse si trova all'ingresso del II cerchio infernale, dove sono sbatacchiati senza posa amanti e lussuriosi d'ogni risma tra cui i leggiadri Paolo e Francesca. Qualcuno ha chiesto a Minosse se gli stava bene di dare anche il nome ad un'afa che oggi c'è e tra 3 giorni sparisce? Possibile che oggi per dare un nome all'inconsistente si scomodino addirittura i miti greci nella loro rivisitazione letteraria medievale, mentre certe parole eterne come dignità, onestà, felicità, giustizia, lavoro, siano a rischio di estinzione? 

Poi ti svegli e senti: "Siamo in guerra". Mo' me lo scrivo, direbbe il compianto Troisi. "Siamo in guerra contro i diffusi pregiudizi sul nostro paese, contro le ciniche sottovalutazioni di noi stessi, una guerra contro eredità come il grande debito pubblico, contro gli effetti inerziali di decisioni del passato e contro i vizi strutturali della nostra economia". Caro presidente del Consiglio al quale voglio molto bene per il solo fatto che è lei e non un altro, potremmo riparlarne in autunno? Sono tutti temi molto interessanti, in particolare quello della "cinica sottovalutazione di noi stessi".

Ed arrivò infine l'autunno, ma era un "autunno caldo" secondo l'informazione che non era mai andata in ferie. Finché il Paese esplose. E Caronte ne traghettò le anime perse da una riva all'altra del mare, di quegli stessi mari dove molte altre anime avevano perso la vita mentre il Paese si era perso in parole, opere ed informazioni inutili. 

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