venerdì 10 marzo 2006

Il jazz e Teresa
L'unica che è rimasta fuori ieri sera è Teresa. Peccato perché aveva un bellissimo collier indiano color turchese che si intonava perfettamente con il mio anello a fiore turchese e il foularino turchese, e gli orecchini mezzi turchesi e mezzi no. Quando mi piace un colore, ogni tanto mi ubriaco ed esagero. Comunque Teresa era davvero fantastica, girava gli occhi stralunati, pregustava nell''aria il jazz, un po' si sedeva per meditare e farsi ammirare, un po' annusava l'ambiente inquieta. Poi niente, l'hanno vista i padroni del locale, e cosa vuoi, mica tutti apprezzano gli stessi colori. Niente. Teresa non può restare. Ma perché, via, dài, la mettiamo sotto il pianoforte, potrebbe contribuire alla serata, anzi darebbe un contributo autenticamente ululante al canto della jazzista che sta per intonare 'Odio l'estate' (e me già mi viene la tristezza, come puoi odiare l'estate, dimmelo, cantante delle mie brame?). Sì, Teresa sarebbe perfetta, e come al solito quando le cose starebbero bene al loro posto, qualcuno le vuole scompaginare. Quindi 'Odio l'estateeeee' per sola voce umana. Senza Teresa, che è un cane con il collare turchese da favola.

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