Ikra
Sono tornata a casa con una scatoletta di caviale rosso (Ikra) nella borsa e un rublo d'oro di cioccolata con il faccione di Pietro il Grande.
Quest'uomo, devo dire, mi convince sempre di più.
Assai poche parole, ma tanti regali.
E tutti utili, mica cose così, da intellettuali raffinati ma inconcludenti.
Dalla *** ho portato infatti:
- un samovar per bollire l'acqua a tempo record (circa 10 minuti, durante i quali c'è tempo per fare conversazione, tagliarsi le unghie, eventualmente depilarsi mezzo polpaccio)
- tre rose rosse (molto ammirate dalle hostess in aereo)
- la valigia ricucita (da lui)
- le scarpe pulite con il lucido (da lui)
La coinquilina dice che è un uomo all'antica, e che quando si trovano così, gli uomini, bisogna tenerseli stretti. Io non sono brava a tenere stretto niente. Lascio cadere, perché penso che così cadendo, le cose, accadano anche con più spontaneità (frase talmente contorta che si contraddice da sè)
mercoledì 14 giugno 2006
alle
13:59
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