domenica 11 giugno 2006

La tecnica del Baigon

Questa volta aveva optato per la tecnica del Baigon.
Bomboletta premuta verso polpaccio e coscia fino a ricoprire tutta la superficie interessata di una spuma bianca dall'aroma agrumato.
Gli occhiali le si erano offuscati, mentre la canottiera era saldamente rimboccata sotto il seno.

Ora, pensava, dovrò attendere il completo soffocamento dei peli neri, l'elettrizzazione letale dei sottili tronchetti dell'infelicità depilatoria. Uno sguardo all'orologio e uno alle gambe. Uno sguardo alle gambe e uno all'orologio. Il bagno è intriso di umori. Ed ecco, lentamente, una lieve zigrinatura fa capolino sotto la coltre bianca. Stanno morendo. Sono passati 10 minuti. L'acqua della doccia ripulirà tutto. Non rimarrà alcuna traccia dell'omicidio pilifero. Solo un odore aspro, che richiederà l'apertura della finestra per tutta la notte. E due gambe lunghe, lisce come il paradiso.

Nessun commento: