mercoledì 18 ottobre 2006

Stanchi di guerra

Qualcuno dovrebbe spiegarci se si tratta di un pedaggio da pagare all'esistenza o di una tassa di iscrizione: 8-9 ore passati davanti allo schermo di un computer senza l'uso del cervello oppure 18 ore davanti ad adolescenti scalmanati che non conoscono le più elementari regole di convivenza sociale; in alternativa, un precariato altalenante
vuoto-vuoto-vuoto-pieno che non conosce diritti né doveri.
E siamo tutti stanchi di guerra.

5 commenti:

Dichtung ha detto...

Oltre alla poesia "Buchi nella sabbia" di cui al commento a (In)disposizione, all'arco di Tito portati anche la prosa "Apoteosi dei culi d'Orta".

utente anonimo ha detto...

Possibili vie d'uscita, facendo tesoro dell'esperienza:
1) contratto a progetto presso il Circo di Moira Orfei come domatrice di studenti;
2) esibizione, nello stesso ruolo, allo Stadio Olimpico (il Colosseo gia' da qualche anno non si presta piu')...

In bocca ai lupi...!
Taxi driver

lucicosmo ha detto...

I love you all (e mi sento meno stanca)

lucicosmo ha detto...

PS per Franziska: i culi d'Orta che si leggono su Internet sono meravigliosi!

Dichtung ha detto...

Anche secondo me. Purtroppo è difficilissimo da reperire. In commercio ho trovato solo una raccolta di poesie e prose edita da Einaudi. Persino da un mio personalissimo pellegrinaggio ad Orta (faccio di queste cose balzane) sono tornata a mani vuote.