giovedì 9 novembre 2006

Meglio Caparezza o la Prima guerra mondiale?

Io, al posto loro, non avrei avuto dubbi.
Prima risposta.
Ma loro no.
Dicono "meglio la Prima guerra mondiale che così
Impariamo qualcosa di nuovo".
Chapeau.
E via con la Grande guerra, e l'annessione della Bosnia-Erzegovina
all'Austria-Ungheria, e la flotta navale di Germania e Inghilterra che crescono
e il casus belli: l'omicidio dell'arciduca austriaco Franz Ferdinand.
"Come il gruppo!". Da, ja, javol. Brafi ragazzi.
"Professorè ma lei è poliglotta!". Spasibo, andiamo avanti che se no mi viene il 'burn out'.

Ho paura di questa brutta parola che mi ha pronunciato prima la prof di italiano. Vuol dire che il cervello ti si fonde, e inizio a capire bene perché. Non è tanto questione di 'insegnare' ma di reggere all'onda anomala di cacofonie brutali che si sprigionano da ogni aula: urla, schiamazzi, boati, tonfi, fischi, e un intero campionario di versi animali che devono aver agito sul mio inconscio visto che per una settimana intera ho girato con "Che animale sei?" di P.Mastrocola sotto braccio.

Ma il vero problema è un altro. Io non riesco ad essere seria. Non riesco ad indossare la maschera dell'insegnante seria e compresa nel suo ruolo. Cerco di imparare, ausculto preside e vicepreside che fanno i cazziatoni a quelli di prima "perché qui bisogna rispettare le regole", e "voi, così, non siete adatti alla convivenza sociale". E più ascolto, più mi sembra di essere simile a loro (ragazzi) più che ai miei simili (prof). Anch'io mi sento inadatta alla convivenza sociale, e inizio a rispettare sempre meno le regole. Regola uno: l'insegnante, serio, fa lezione e i ragazzi ascoltano. Versione cosmeticomica: l'insegnante parla ma, nel momento in cui i ragazzi iniziano a fare versi, scoppia a ridere di gusto perché - spiega - "mi ricordate un film di Totò, in cui Titina De Filippo entra in un bosco e Totò e Peppino le fanno un cumulo di versi bestiali comicissimi". Insomma nella mia versione il primo a scoppiare a ridere è il prof. Trattasi di comportamento diseducativo o di disadattamento alla convivenza sociale in un'aula scolastica?
E intanto loro pagano...

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