lunedì 18 dicembre 2006

Come se

mi mancasse la terra sotto i piedi


come se fossi sospesa


come se da un momento all'altro dovessi atterrare da qualche parte.

E invece rimango qui. Ferma,

immobile, con il respiro mozzato.


5 commenti:

Dichtung ha detto...

Meglio librarsi a mezz'aria che provare la sensazione di avere subito l'amputazione di un arto (è da un bel po' che a me manca il braccio destro), almeno puoi guardare il mondo da una posizione interessante. E poi, se sei tra color che son sospesi, uomo ti chiamerà beato e bello, tal che di comandare lo potrai richiedere. Luceranno li occhi suoi più che la stella etc.

lucicosmo ha detto...

Scherzi con la storia del braccio destro?

Dichtung ha detto...

La metafora è stata senz'altro eccessiva, ma talmente efficace che ti ha tratto in inganno (mi sento proprio come se non avessi più il braccio destro). Mi scuso con il lettori più impressionabili.

lucicosmo ha detto...

Scusa, insisto, e complimenti per la metafora. Perché proprio il destro? In quanto braccio che scrive e pensa nel modo 'giusto'?

Dichtung ha detto...

L'arto perchè l'idea di essere privati di un arto rende concreta sia la perdita sia il senso della sua irreversibilità. Il destro perchè la sua perdita, per quelli come me che non sono né mancini né ambidestri, comporta l'impossibilità di fare alcunché.