sabato 23 dicembre 2006

Natale

Dunque alla fine arriva comunque.
Anche se uno è bloccato a letto con l'influenza.
Anche se mezzo mondo è in guerra.
Anche se oggi il tassista diceva che 'je pare tutta 'na pagliacciata', e che in questi giorni ha visto scene di alta violenza sociale con gente che quasi quasi farebbe anche fuori una vecchietta sulle strisce pur di arrivare in tempo per comprare l'ultimo regalo.
Nonostante tutto il marcio che c'è dentro e fuori di noi,
incredibile,
Natale arriva sempre e comunque.
Per chi ci crede e per chi non vede l'ora che sia finito tutto,
per quelli che questa festa la riconoscono ancora
e per quelli che è un giorno come un altro.
A ben pensarci mi piaci, Natale.
Per questa tua forza intrinseca,
per questa tua assurdità,
per questo tuo fregartene di tutto
e arrivare comunque.
Immagina se dovessi sottostare al nostro volere.
Referendum,
leggi,
decreti,
pacs sì o no,
stacca o no la spina,
fallo nascere normale o con l'epidurale,
sì, no, ricontiamo le schede,
ma tutte, nessuna esclusa.
Non ce la faresti mai ad arrivare in tempo.
E invece tu vai dritto per la tua strada e, puntuale come il flusso, vieni a trovarci.
Ti dico subito che ci troverai un po' mal messi: litigiosi, punzecchiosi, insoddisfatti, nervosi, aggressivi, impazienti, a volte al limite del disumano. Ma tu non ti schifare, vieni comunque. Ci conto.

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