mercoledì 10 gennaio 2007

Quello che

scrivo la notte (perché le 23.47 è notte fonda per me) il giorno dopo mi sembra sempre tutto da buttare.
Peccato perché tra ieri e oggi avevo l'ossessione di segnare appunti,
squarci umani, e ogni tanto anche disumani.
La faccia allucinata della ragazza del corso serale che in queste vacanze
'nun ce sto co la testa professorè, m'è toccato sorbimme mi fratello - evvabbè -, mimadre - evvabbè -, ma minonna, quella nun la reggo proprio!' Cari studenti, cari carissimi studenti, quanto mi siete vicini, anche se lontani anni luce da me. Vi trovo molto più schietti e disarmanti degli adulti che ancora si ostinano a volermi fare 'entrare nel ruolo' (allora, mi chiede sempre una prof, sei 'entrata nel ruolo'? Ma se l'ho rifiutato nel 2005 il ruolo, come posso entrarci adesso? E poi è proprio contrario alla mia personale etica professionale: tanti ruoli, tante vite, tanta gioia), e con certi adulti bisognerebbe essere armati, almeno di una piccola cerbottana.

Dieci buoni motivi per ritornare a scuola. Li faccio scrivere a 2 studenti perché confido nell'automotivazione. Decimo punto: essere qualcuno nella vita con punto esclamativo. Cosa vuol dire per te essere qualcuno? 'Avecce i sordi...' e via dicendo. Mi viene da piangere, perché non è possibile avere il mito dei soldi a 15-20 anni. Ascoltate le conversazioni quotidiane, non ce n'è una che non abbia prima o poi una citazione economica. Però dov'è finito quel sano idealismo 'da giovani'? Aborro (come Mughini) le generalizzazioni, e le categorie, ma confesso che rimango ogni volta esterrefatta quando tutto viene ricondotto ai soldi come 'mezzo per diventare qualcuno'. Modelli a cui guardare? 'Il titolare dell'officina', e lì già mi tranquillizzo; sarà una persona carina questo titolare di officina, no? Magari uno che sorride spesso e parla in modo semplice, titolo di studio basso ma tanta umanità. Infatti chiedo: perché venire a scuola se il tuo modello non ha titolo di studio ma è comunque 'qualcuno'? Perché si può essere anche dei qualcuno al quadrato. E studiare serve a questo. Alle 0.00 chiudo i battenti. Augurando la buonanotte a tutte le domande e ai dubbi che ci aggrottano la fronte.
E non c'è botoina che ci salvi. (questo l'ho aggiunto con la luce del giorno)

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