domenica 25 febbraio 2007

L'attimo fuggente

"Emmenomale che era fuggente, è durato du' ore!"
(ragazzo di III al termine della visione de 'L'attimo fuggente', P.Weir, 1989)

La visione del film è stata tranquilla finché il prof di meccanica (un buon sardo tifoso del Cagliari) è stato presente assieme alla prof di italiano.
Nel momento in cui il prof di meccanica se n'è andato, la classe si è, letteralmente, sbracata. Chi vuole andare in segreteria (alle 13.35), chi esce direttamente per fumarsi una sigaretta/prendere aria/andare al cesso/raggiungere altri compagni di altre classi in giardino/altro, chi si stende sulle sedie, chi inveisce contro i compagni che non lo lasciano finire di vedere il film in pace: "Aò, avete veramente rotto er c...!". Commento degli altri: "A lecchino!".

Degni della migliore tradizione dell'avanspettacolo anche altri commenti su alcune scene del film: "A'nfame!" se lo becca il "roscio" che ha fatto la spia, mentre quando il ragazzo che vorrebbe fare l'attore sta per suicidarsi e la camera inquadra la sua coroncina di rami, "professorè che'ffa, come Gesù Cristo?".
Infine, a pochi minuti dal suicidio, l'ipotesi che va per la maggiore è in realtà un'altra: "Anvedi che approfitta der bujo peffà fuori i ggenitori!". Risata attorno.

Ultimi 10 minuti di 'lezione' in giardino. Lanci di zaini, focolai di risse, la prof che chiede qua e là opinioni sul film, qua e là divide i rissatori, un ragazzo di un'altra classe che si avvicina: "Ma basta fare la professoressa, si svegli!". Ciapa su (con dieresi) e porta a casa.

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