lunedì 16 aprile 2007

Attenzione

Sta tutto lì. A cosa stai attento, dove concentri lo sguardo.
Se esci e ti concentri sugli escrementi canini che decorano il marciapiede,
e poi su quelli che contornano il supermercato,
che sembrano pure umani e fanno davvero schifo,
e poi conti le volte in cui un umano fa polemica con un altro umano (oggi 3),
mandandolo solennemente nella stessa direzione da cui provengono
gli escrementi di cui sopra,
ebbè è chiaro che la giornata prenderà una piega davvero dimm...
Sì, quella piega lì.
Se poi però ti lasci un po' cullare dal cinguettio degli uccellini,
e segui Vasco Rossi, che dice 'Basta poco per non capire e scappare via',
e poi ti fai anche un piantolino su una pagina delle lettere di Etty Hillesum
che dice una cosa che poi riporto sotto,
la piega cambia. 
E scrivendo cose di pieghe,
capisco sempre meglio perché oggi
mi sono lasciata tentare dall'asse da stiro venduto a 16,99 euro
al supermercato.
Si vede che ho bisogno di iniziare anch'io a stirare qualcosa.
Non le rughe, non le tette, non le chiappe e nemmeno i ricci.
Non so ancora cosa c'è bisogno di stirare,
so che dopo lunghi mesi di attesa,
il ferro da stiro finalmente,
se vorrà,
potrà poggiarsi su un asse e trovare lì un po' di stabilità.
Ed ora Etty:

"A volte penso che ogni situazione, buona o cattiva, possa arricchire l'uomo di nuove prospettive. E se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare - se non li ospitiamo nelle nostre teste e nei nostri cuori, per farli decantare e divenire fattori di crescita e di comprensione -, allora non siamo una generazione vitale" (Etty Hillesum, Lettere 1943-1943, Adelphi) 

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