giovedì 19 aprile 2007

"Mutilati di guerra" no?

E neppure "sordomuti"?
Ma perché scusi?
Due ore in una classe dove regna lo stato di guerra rendono
come minimo sordomuti.
E lei dice che però dovrei dimostrarlo.
Il fatto è che certe mutilazioni non si vedono.
Però, scusi, lo stato confusionale, quello sì che si vede.
Neanche quello?
I capelli scomposti?
L'occhio da carpa?
La quantità di minuti che ci metto per rassettare tutto quello che ho tirato fuori dalla borsa tra registro di classe, fotocopie di un sonetto di Petrarca, antologia di italiano, libro di storia, libro della biblioteca, 'I racconti del salame' con la ricerca su Hitler, ancora carte e la pennina con il Power-Point sui totalitarsmi?
Tra l'altro adesso mi attendono 4 ore di collegio in-decenti.
Via, "invalido del lavoro o equiparati", c'è anche questa casellina che potrei barrare.
Sennò "invalido civile", caduto sul campo della civiltà
delle scuole, organi preposti all'educazione dei futuri cittadini,
che attualmente sfornano in gran parte solo prof esauriti.
No, ho trovato: "Profugo di guerra, per servizio o per lavoro".
Perché tra un po' fuggo, a tal punto che ancora non alzo le natiche da qui per recarmi al collegio. Cioè sono già intimamente fuggita. Me la fuggo da sola.
Profuga autonoma.

5 commenti:

Dichtung ha detto...

μονοφυγάς? αυτοφυγάς?

lucicosmo ha detto...

Hai fatto bene a scriverlo in greco. Opto per 'autofyga', che scritto così si presta ad un buon e divertente numero di interpretazioni!

Dichtung ha detto...

Apposta l'ho scritto così! Contavo però sulla tua autoironia e sul fatto che l'avresti pertanto traslitterato.

utente anonimo ha detto...

Dunque, se ho ben capito, αυτοφυγάς = attraente donna dotata di ironia su sé stessa.

Taxi driver

lucicosmo ha detto...

Sull'attraenza ho qualche dubbio, mentre l'autoironia ai limiti dell'autodistruzione è tutta roba vera!