mercoledì 18 aprile 2007

Segni

"Nel Medioevo tutto l'universo visibile è segno, manifestazione di Dio". Mi sprofondo nella lettura dell'antologia di italiano e faccio esercizi medievali di riconoscimento di segni nella realtà quotidiana.

Ecco la bidella, anzi l'assistente tecnica over-sized che chiede di poter prendere in prestito 'La coscienza di Zeno' dalla biblioteca della scuola, perché l'aveva iniziato a leggere ma non era mai riuscita a finirlo. Guardi che è totalmente distrutto, vede? Sì, ma meglio così perché a casa mia cugina ha una versione tutta cartonata che mette paura. E' il segno divino che Trieste mi perseguita sempre, soprattutto con i grandi classici della letteratura triestina. Aò, etteparepoco?

Oggi vado in posta a spedire la domanda per le graduatorie scolastiche e vicino a me c'è una più o meno coetanea che sta per spedire la stessa identica domanda. Volto mesto, rassegnazione e obbedienza ad una volontà superiore. Le graduatorie sono 'ad esaurimento', i nostri volti anche. Altro inequivocabile segno del cielo.

"Proclamando l'ordine sostanziale che lega le cose ai nomi - prosegue l'antologia -, la mentalità medievale dichiarava che nulla è privo di senso, e che il senso dunque può essere posseduto". Dio che nostalgia di Medioevo, di cercatori e trovatori di senso e di segni! Qui ormai tutto è separato, disintegrato, schizofrenizzato.

La coinquilina bergamasca è ricoverata in ospedale per accertamenti, il coinquilino di Greenpeace continua a sfornare azioni e lettere per segnalare le cose marce nel mondo, e l'iraniano mi chiede come si possa tradurre in italiano il termine bolognese 'sborone'. Esibizionista? Sbruffone? Forse anche l'intraducibilità di molti termini dialettali è un segno. Di cosa precisamente non lo so, ma sento che è un segno che ha senso. Soprattutto perché me lo segnala il principe dai capelli corvini.
Ehi, bolognesi! Come si traduce precisamente la parola 'sborone'?

6 commenti:

Giulia_Blasi ha detto...

"Sbruffone", direi, sì.

Dichtung ha detto...

Smargiasso? Impossibile trovare un termine corrispondente che ne rispetti l'etimo e ne condivida il senso lato (in triestino, tuttavia, pur riferendosi ad un getto di natura diversa, si direbbe "un che caga fora del bucal").

lucicosmo ha detto...

Esatto! Era quello che mi veniva da dire all'iraniano, ma a quel punto non avrei saputo come uscirne tra dialetti bocai e cagar ecc.

Laforpy ha detto...

Ho digitato la parola graduatorie su splinder e mi è apparso l'universo dei bloggers uniti dalla stessa infausta sorte....compagni al duol scema la pena...

lucicosmo ha detto...

Ma il Medioevo ci avrà insegnato qualcosa o no? Compagni al duol...dove siete?

utente anonimo ha detto...

Con una perifrasi interdialettale, lo sborone (meglio: "sborrone") e' uno che fa di tutto per non sembrare un "mona".

Bononiensis taxi conducator.